Nei giorni scorsi si è tenuta a Cernobbio la Seconda conferenza nazionale sulla Formazione continua, una vetrina delle esperienze più significative e una tribuna aperta dove decisori e operatori si sono confrontati sulle nuove regole e sul nuovo assetto dell'Ecm. I tre giorni di lavori hanno beneficiato dei contributi dei massimi rappresentanti della Sanità pubblica: dal ministro della Salute, Ferruccio Fazio, al direttore generale dell'Agenzia nazionale per i servizi sanitari, Fulvio Moirano, all'assessore alla Sanità della Lombardia Luciano Bresciani.

Tra i temi affrontati in primo piano il "cantiere" della nuova Ecm, le comunicazioni sugli indirizzi imboccati dalla Commissione Ecm nel suo lavoro di costruzione e soprattutto un confronto con gli operatori sulle regole da dare alla Formazione continua per coniugare trasparenza e autorevolezza dei contenuti con le esigenze dei professionisti della Sanità, dei provider e anche degli sponsor con un incontro tra Commissione Ecm e provider su sponsor e conflitto d'interessi.

Tracciabilità delle sponsorizzazioni, tetto ai crediti acquisiti in eventi "sostenuti" dalle aziende e notifica agli Ordini delle partecipazioni personali finanziate da sponsor: sono, in sintesi, le regole che la Commissione Ecm metterà alla prova per i prossimi tre anni allo scopo di normare il conflitto d'interessi senza chiudere le porte dell'Ecm ai finanziamenti dell'industria. I medici, in sostanza, potranno prendere parte agli eventi congressuali con il sostegno degli sponsor purché da questi eventi non arrivi più del 30% del monte crediti obbligatorio (ossia 50 punti al massimo) e a patto che tali partecipazioni vengano notificate all'Ordine competente.

"Siamo convinti" ha detto a margine dei lavori Claudio Cricelli, presidente della Simg e componente della Commissione nazionale Ecm "che questa forma di sponsorizzazione offra al medico l'opportunità di scegliere da sè gli eventi a cui vuol partecipare utilizzando le risorse delle aziende e senza conflitto di interesse. Della qualità degli eventi, infatti, rispondono i provider accreditati che garantiscono indipendenza e autonomia dei contenuti".

Le nuove regole sembrano gradite all'industria: "Finalmente si è voluto riconoscere il nostro ruolo nella formazione" è il commento di Massimo Scaccabarozzi, vicepresidente di Farmindustria "cosa che ci fa piacere più del tetto ai crediti acquisiti con eventi sponsorizzati. D'altronde, le aziende del farmaco si sono date da tempo un codice deontologico severo sulla cui applicazione vigila un comitato etico che indaga e valuta eventuali denunce". "Sul conflitto d'interessi nella formazione dei medici sponsorizzati" ha aggiunto Angelo Fracassi, presidente di Assobiomedica "servono meno paletti e più collaborazione. Puntando tutto sulla trasparenza, per evitare che per aggirare le regole si sviluppino nuovi comportamenti illeciti".

Insomma da Cernobbio arriva il segnale che i lavori per la riscrittura delle regole che guideranno la nuova Ecm sono ormai alle battute finali. Gli addetti ai lavori hanno sottolineato come, entro il prossimo febbraio, saranno oltre mille i provider accreditati, pubblici e privati, e ciò consentirà di abbandonare in tempi brevi il precedente sistema, imperniato sull'accreditamento dei singoli eventi.

Dalla Commissione è anche arrivato un identikit dell'organizzatore di Ecm: è più spesso privato e le proposte che presenta riguardano soprattutto la Fad. Tuttavia tiene ancora bene la formazione residenziale, che continua ad avere molti estimatori. Tra i primi 40 provider accreditati e più attivi, figura Elsevier, intervenuta a Cernobbio con un intervento sulle esperienze sulla Formazione a Distanza, che ha evidenziato come la chiave del successo per questa tipologia di corsi sia ancora una volta il valore ed il ruolo del contenuto scientifico di alto profilo, ad oggi purtroppo considerato solo da pochi provider.