E' fissato per il 18 gennaio, nella sede della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), la partenza di un confronto generale tra le associazioni di categoria su diversi temi ma, in particolare, sulla formazione continua (ECM). All'incontro parteciperanno tutte le organizzazioni sindacali, rappresentanti delle diverse 'anime' della categoria: dipendenti, convenzionati, liberi professionisti. L'annuncio è stato fatto da Amedeo Bianco, presidente della Fnomceo, che con questo incontro punta a inaugurare ''una fase di assoluta partecipazione su temi comuni alla professione con tutte le rappresentanze istituzionali della categoria ''. E in questa prospettiva, sempre a gennaio, è previsto un incontro con le società scientifiche per discutere, oltre che di formazione, anche di governo clinico.
Obiettivo concreto dell'incontro del 18 è ''costruire una piattaforma condivisa sul tema della formazione continua - precisa Bianco - anche tenuto conto dell'iniziativa della Conferenza Stato-Regioni, che ha preso sei mesi di tempo per disegnare il futuro dell'Ecm. Ci è sembrato utile chiamare a raccolta le varie istituzioni professionali, le organizzazioni sindacali e le società scientifiche intorno a questo tema per disegnare, dal nostro punto di vista, le prospettive della formazione continua e stabilire il ruolo che le diverse istituzioni professionali hanno in questa materia''. Sull'Ecm il dialogo continua anche con l'industria farmaceutica che, per protesta sui tagli dei prezzi dei farmaci e sulla Finanziaria, ha deciso, dall'inizio dell'anno, di non sostenere le spese di viaggi e ospitalità per i medici, impedendo di fatto la sponsorizzazione di convegni ed eventi formativi. Già dalla prossima settimana, dovrebbe riprendere il confronto su queste misure tra la Federazione nazionale e Farmindustria . ''La prossima settimana - ha precisato Bianco l'8 gennaio - chiamerò il presidente di Farmindustria, Sergio Dompé, per riavviare il discorso sulla formazione''.
L'ultimo incontro tra Bianco e Dompé risale all'inizio di dicembre, ma - in quell'occasione - all'ordine del giorno c'erano esclusivamente i temi legati alla Finanziaria. Nell'agenda del prossimo appuntamento, invece, si entrerà nel merito dell'ECM e dei tagli sugli investimenti. ''Sull'argomento - ammette Bianco - c'è qualche preoccupazione. Ma comunque la macchina della formazione non si fermerà. Ci potranno essere indubbie difficoltà, legate al 'ritiro' di importanti risorse, ma non uno stop. Una paralisi può esserci solo se si metterà in piedi un sistema in cui i professionisti non si riconoscono. E se si punterà a una struttura burocratica''.
Con la Farmindustria, invece, il presidente dei medici italiani è deciso ad ''ad affrontare in modo assolutamente positivo - spiega - il rapporto tra professione e industria del farmaco. Le relazioni devono essere positive perché la medicina moderna ha bisogno di strumenti, di farmaci, di tecnologia. Collaborare è vitale''. Necessario, però, condividere alcuni principi fondamentali. In particolare, il ''rispetto dei compiti e delle funzioni. Ciò vuol dire rispettare le reciproche autonomie, senza invasioni di campo''.
Per Bianco ''il ruolo importante che l'industria farmaceutica e biotecnologica ha - continua Bianco - non si deve tradurre in una forma di subordinazione dei professionisti alle esigenze dell'industria stessa. Questa è una garanzia per tutti, soprattutto per il protagonista fondamentale che è il cittadino. Solo in questo modo si ha la certezza che il professionista prescrive un farmaco per la sua efficacia e non per la forza del messaggio promozionale o per il ritorno economico''. Il rapporto tra industria e professionisti, insomma, non deve essere improntato su ''moralismi - conclude Bianco - ma sulla morale: etica moderna della responsabilità, uso appropriato delle risorse, etica dell'autonomia. Credo che, da questo punto di vista, anche l'industria abbia da guadagnare da un rapporto chiaro. Le aziende, infatti, non possono vivere senza investire e senza ammodernare le culture. Noi contiamo che si possa uscire bene da questa fase un po' grigia, magari con idee, atteggiamenti e comportamenti nuovi''.
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