Gli alleati uniti con il premier

''Lodiamo e condividiamo l'iniziativa del presidente di Consiglio, Silvio Berlusconi, per suggerire un corretto comportamento nell'utilizzo dei farmaci e ad evitare inutili sprechi''. Cosi' Antonio Tomassini (FI), presidente della Commissione Igiene e Sanità del Senato, commenta così la campagna lanciata oggi dal premier. ''Dobbiamo, però, ricordare - avverte Tomassini - che i farmaci sono e sono stati determinanti nel debellare numerose malattie e nel migliorare le aspettative di vita. Ai cittadini, dobbiamo, infine, suggerire molta prudenza e attenzione nei confronti di quelle medicine, genericamente definite naturali, molto costose e dagli effetti per lo più illusori e talvolta pericolosi''. 

Appoggio all'iniziativa arriva anche da Fabio Minoli Rota ''Un ulteriore passo in avanti della politica sanitaria del Governo Berlusconi che si sta dimostrando fra le piu' evolute in Europa -  spiega il responsabile del dipartimento farmaceutico di Forza Italia - Puntare sulla lotta all'obesita' e al fumo e a un utilizzo corretto dei vuol dire intendere la salute non come una semplice assenza di malattie ma come una piu' complessa condizione di benessere fisico, mentale e sociale, cosi' come stabilito dall'Organizzazione Mondiale della Sanita'''. Minoli Rota spiega inoltre le motivazioni alla base della lettera che il presidente del Consiglio inviera' agli italiani. ''I progressi della medicina - scrive - inducono molti cittadini ad assumere farmaci in maniera impropria, ad accumulare scorte e a non controllare le scadenze dimenticando inoltre che un sano stile di vita e' determinante per la conservazione della salute. A cio' - prosegue Minoli - va aggiunto che, con un uso razionale dei medicinali, lo Stato puo' risparmiare sulla spesa sanitaria e destinare risorse supplementari per altri settori della sanita'''.

La Lega sostiene l'iniziativa per bocca di Cesare Ercole, componente della Commissione affari sociali della Lega Nord,  ma con un taglio diverso  ''Concordiamo con l'iniziativa di Berlusconi che invita a un uso piu' cauto dei farmaci ma, se la lettera l'avessimo fatta noi, - dice il parlamentare leghista - avremmo mandato un messaggio un po' diverso invitando le famiglie a consultare maggiormente il proprio medico prima di ricorrere a una medicina 'fai da te' che spesso porta le persone a prendere medicinali in maniera indiscriminata''. 

Le opposizioni, Ds e Verdi durissimi, Di Pietro approva

''Al di la' delle intenzioni piu' o meno elettorali del Premier, ritengo di poter condividere la sua iniziativa''. Ad affermarlo e' Antonio Di Pietro, presidente dell'Italia dei Valori, commentando l' iniziativa del presidente del Consiglio di inviare una lettera sull'uso corretto dei farmaci alle famiglie italiane.  ''In effetti - continua l'ex magistrato simbolo di Mani Pulite - nel nostro Paese si fa abuso nel ricorso ai farmaci ed esiste la cattiva abitudine di riempire le case di medicinali senza che vi sia una effettiva necessita'. Questo e' anche dovuto al fatto che molti farmaci sono gratuiti e quindi si tende a farne inutili scorte. Tutto cio' - conclude Di Pietro - come sostiene Berlusconi nella sua lettera, in effetti fa male alla salute e alle tasche degli italiani. Dunque un invito a ridurre sprechi e assunzione abusiva di farmaci pare ben mirato e utile''.

Rimandare la lettera al mittente. Questo il consiglio dei parlamentari Ds Grazia Labate e Augusto Battaglia di fronte alla lettera che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha intenzione di inviare a 16 milioni di famiglie italiane per invitarle a un consumo razionale dei farmaci ''per salvaguardare la salute oltre che i conti dello Stato''. ''Da imprenditore a operaio, da pensionato fino a farmacologo, ricercatore, medico. Il presidente del Consiglio le studia proprio tutte'', commentano i Ds.  'Vogliamo sapere con quali soldi il Presidente del Consiglio Berlusconi paga la lettera. In nome della lotta allo spreco si sperperano risorse pubbliche per iniziative del tutto inutili''. Ad affermarlo e' Livia Turco, responsabile welfare della segreteria nazionale Ds.  ''Quella lettera non servira' certo ai cittadini - continua Turco - Gli unici che possono essere in grado di dire ai cittadini quali sono le medicine che servono sono i medici di famiglia, per i quali questo Governo non ha trovato i soldi per rinnovare contratti e convenzioni''. ''Con questa lettera - sostiene l'esponente della Quercia - il Presidente del Consiglio ha superato ogni limite in cinismo e sfacciataggine. Cinico nei confronti dei malati, sfacciato nei confronti dei medici''. Contrari anche i Verdi secondo i quali spiega Luana Zanella ""il tutto puzza terribilmente di propaganda elettorale a spese, come gia' e' accaduto, dei cittadini''.

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