La possibilità di sconfezionare farmaci per allestire preparazioni galeniche tagliate su misura per i pazienti, l'aggiornamento del tariffario nazionale dei medicinali magistrali e la revisione della farmacopea ufficiale. Queste le proposte presentate oggi dalla Fofi alla commissione Affari Sociali durante un'audizione alla Camera dei deputati, cui hanno preso parte i vertici di alcune associazioni di professionisti in campo sanitario e Farmindustria nell'ambito dell'esame del disegno di legge C. 3868 Delega al Governo, approvato dal Senato, recante "Deleghe al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali, nonché disposizioni per l'aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del Ministero della salute".

A delineare il quadro delle proposte che la Fofi vorrebbe inserire all'interno del disegno di legge in discussione è il tesoriere della Federazione Mario Giaccone: «Vorremmo vedere l'introduzione della possibilità di sconfezionare i farmaci industriali per allestire preparazioni galeniche: ci sono casi in cui la materia prima è accessibile perché interna a un prodotto industriale ma per esigenze particolari, ad esempio per un bambino con problema vascolare, non ci sono dosaggi minori in commercio. Ora il farmacista ha l'impedimento di togliere la compressa dal blister e modificare il quantitativo di principio attivo, una procedura che agevolerebbe anche il contenimento costi. Inoltre, è necessario l'aggiornamento del tariffario nazionale dei medicinali magistrali allestiti in farmacia perché quello attuale risale al 1993, dunque i prezzi risultano totalmente disallineati con quelli del mercato ed è necessario ridefinirli. La stessa considerazione vale per la revisione della farmacopea ufficiale ai fini di regolarizzare situazioni paradossali e minori che però ci mettono in difficoltà, basta pensare che ci sono sostanze obbligatorie da avere in farmacia che non sono più in commercio come sostanza ma si trovano solo come forma industriale».
In generale, il parere della Federazione sul nuovo disegno di legge è «decisamente positivo - afferma Giaccone - soprattutto per ciò che riguarda le novità introdotte sugli enti vigilati dal Ministero della Salute e quindi anche gli Ordini. La modernizzazione di questi enti non è più rimandabile. È da 60 anni che vengono applicate le stesse norme ed è chiaro che le esigenze e necessità siano mutate nel tempo».

Le novità introdotte con la 3867 sono state accolte positivamente anche dal presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi che ha sottolineato come questo disegno di legge rappresenti «uno strumento efficace per preparare il Paese all'attuazione del Regolamento Ue 536/2014 sui clinical trial previsto nel 2018. Se questo disegno di legge verrà applicato in tempi brevi apporterà benefici per la ricerca e per il Paese. Siamo un hub produttivo in Europa e possiamo diventare anche un hub della ricerca clinica - l'accademia italiana è sempre ai primi 3 posti nelle pubblicazioni". Affinché ciò sia reso possibile, secondo il presidente di Confindustria, in primis è necessario snellire la burocrazia e velocizzare i processi di approvazione in modo da poter competere con altri Paesi. Puntare a evitare duplicazioni tra Aifa e comitati etici - afferma Scaccabarozzi - inoltre, i contenuti standard rendono la burocrazia ancora più lunga e bisogna rivedere normativa sugli studi no profit perché se non possono essere condivisi si rallenta». Aumentare il potenziale arruolamento di studi clinici in Italia permetterebbe anche di «chiamare risorse che sono utili per i pazienti per accedere ai farmaci prima della commercializzazione degli stessi, e sono fonte preziosa di risorse per il Ssn perché per ogni paziente i costi sono a carico delle aziende che sostengono gli studi», conclude Scaccabarozzi.

A prendere parte all'audizione con proposte e commenti anche la Federazione nazionale degli ordini dei veterinari italiani (Fnovi), del Consiglio dell'Ordine nazionale dei biologi (Onb), della Società italiana di fisica, della Federazione nazionale dei collegi degli infermieri (Ipasvi) e della Federazione nazionale dei Collegi professionali dei tecnici sanitari di radiologia (Tsrm).

Fonte:Farmacista33
Autore: Attilio Burke

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