I farmaci analgesici oppiacei rappresentano una risorsa insostituibile per il trattamento di alcune forme di dolore cronico e acuto, tuttavia il loro utilizzo comporta anche un rischio di abuso con conseguenze molto gravi per la salute. Persino in Italia, che fino all'introduzione della legge Veronesi era considerata il fanalino di coda nel consumo dei derivati della morfina, è stata segnalata una tendenza all'utilizzo di analgesici oppioidi al di fuori della correttezza prescrittiva, soprattutto da parte della popolazione anziana (Rapporto sull'uso dei farmaci 2014). Anche per questa ragione è importante discutere del problema e conoscere i provvedimenti che la Food And Drug Administration (Fda) ha introdotto di recente per contrastare la crescente epidemia, così viene definita dagli esperti dell'agenzia, dei fenomeni di abuso, dipendenza e overdose di oppiacei nelle famiglie americane. Il piano d'azione statunitense prevede innanzitutto il coinvolgimento di un comitato di esperti da consultare prima dell'approvazione della richiesta di autorizzazione alla vendita di ogni nuovo medicinale oppioide in caso sia privo di deterrenti anti-abuso.
Con il contributo di un Comitato di Pediatri, l'ente regolatorio interverrà anche sul fronte della specifica etichettatura per l'impiego nei minori tutelando questa categoria di pazienti. Si incrementerà poi il livello di attenzione degli operatori sanitari sulla prescrizione di oppiodi a rilascio immediato, offrendo più informazioni in etichetta sulla sicurezza e sulle precauzioni d'uso, in maniera analoga a quanto previsto nel 2013 per la categoria a lento rilascio. Lamentando una carenza di dati su queste formulazioni e i loro effetti a lungo termine, l'Fda estenderà i requisiti che le aziende dovranno fornire all'agenzia regolatoria in merito alle informazioni post-marketing per stimare l'impatto di un uso scorretto e individuare i fattori predittivi della comparsa di dipendenza. Grazie all'intervento di sponsor saranno implementa l'offerta di programmi di Educazione Medica Continua gratuiti, o a costi ridotti, ai medici per migliorare la loro preparazione professionale nel campo della gestione del dolore dei pazienti. Infine l'Fda promuoverà l'accesso del pubblico a medicinali generici o più convenienti ma tecnologicamente formulati per scoraggiare il fenomeno dell'abuso, oltre a incoraggiare la disponibilità di prodotti da banco per il trattamento dell'overdose come il naloxone e altri farmaci analgesici efficaci ma più sicuri rispetto al rischio di abuso degli oppioidi.
Perché interessa il farmacista
In Italia cresce l'uso di oppioidi e la consapevolezza che il dolore è una condizione da trattare. Purtroppo la formazione e le conoscenze su un uso appropriato di questi farmaci sono ancora carenti e il farmacista può contribuire a migliorarla.
Fonte: Farmacista33 a cura di Marvi Tonus, farmacista territoriale
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