Sarebbe imminente l'apertura della trattativa tra farmacie e Aifa per la riforma della remunerazione. Così almeno ha assicurato il direttore generale dell'Agenzia, Luca Pani: presente assieme ai vertici di Assofarm e Federfarma alla prima riunione del tavolo sulla farmaceutica, inaugurato l'altro ieri al ministero dello Sviluppo, Pani ha garantito alle due sigle che le convocazioni per l'avvio del confronto arriveranno in brevissimo tempo.

Ma questa è soltanto uno dei buoni propositi che le farmacie raccolgono dall'incontro di mercoledì con il ministro Corrado Passera. L'altro, sottoscritto direttamente dal titolare del dicastero Sviluppo, è l'impegno del Governo ad agevolare il rilancio produttivo del settore: «La farmaceutica è un driver di sviluppo» ha detto a chiare lettere Passera «il Governo vuole impegnarsi a superare le criticità». Dal canto loro, le sigle di categoria (oltre alla filiera erano presenti i sindacati confederali, le Regioni, i dicasteri di Salute, Economia e Ricerca, l'Agenas e la già citata Aifa) hanno lamentato soprattutto l'assenza di certezze, che impedisce alle imprese di fare il proprio lavoro. Farmindustria, in particolare, ha ricordato che il settore è stato vittima di tre manovre in sei mesi e ha chiesto al Governo un «Patto di sostenibilità e di stabilità» che garantisca per almeno tre anni un quadro regolatorio certo. Sulla stessa linea Federfarma, che ha rappresentato le preoccupazioni delle farmacie per le difficoltà del momento e ha confermato che sul farmaco rimborsato si lavora mediamente in perdita.

Da Farmindustria, infine, una stoccata alla prescrizione per principio attivo introdotta ad agosto dalla spending review: il provvedimento va ritirato velocemente, ha chiesto il presidente, Massimo Scaccabarozzi, perché «è una penalizzazione ingiusta che non dà alcun vantaggio allo Stato». Contrari, ovviamente, i produttori di generici: «L'uso degli equivalenti è un fattore di risparmio e di sviluppo, la norma non si tocca» ha detto il vicepresidente di Assogenerici, Enrique Heusermann.

Se ne riparlerà ancora: dal tavolo, troppo lungo per funzionare a dovere, filierà una serie di ""sotto-commissioni"" dove verranno analizzati pezzo per pezzo i problemi e le istanze del comparto. Mentre le farmacie attendono la convocazione dell'Aifa.

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