Meno di 1 anno di tempo, da qui a giugno 2012, per trovare d'intesa con Governo e Regioni soluzioni alternative ai tagli alla spesa farmaceutica previsti dalla Manovra economica di fine giugno, considerata allo stato attuale ""iniqua"" e dunque inaccettabile. Altrimenti il settore dei farmaci rischierebbe una paralisi, ""in particolare sotto l'aspetto dell'innovazione"". È questa la road map da intraprendere secondo il neo presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi, che spiega i prossimi passi da seguire per uscire da una situazione che le imprese del settore considerano ""a rischio"".
«Noi avevamo chiesto un tavolo a luglio dal quale partire, e devo dire che il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, è stato reattivo nel concederlo - sottolinea Scaccabarozzi - ora si tratta di lavorare insieme, abbiamo tempo da qui a giugno 2012, per trovare soluzioni sostenibili di finanziamento della spesa farmaceutica». Al momento non c'è ancora la data di un nuovo incontro tra imprese e istituzioni, ma il tavolo chiesto con ""urgenza"" da Farmindustria prima dell'estate tornerà a riunirsi a breve. «Noi sosteniamo quando già espresso dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e anche dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. D'altronde la situazione del paese e la crisi industriale è sotto gli occhi di tutti», prosegue Scaccabarozzi, che seguendo la linea già tracciata dal sindacato degli industriali chiede di «trovare soluzioni concrete per risollevare la crescita, evitando misure spot che alla fine risultano dannose».
In quest'ottica, specifica il presidente di Farmindustria, l'obiettivo è quello di intervenire sulla spesa farmaceutica «non tagliando ma razionalizzando», e lavorando «sull'appropriatezza della spesa d'intesa con le Regioni». Nella Manovra di fine Giugno «ci è stato chiesto un sacrificio che penalizza l'innovazione, e noi siamo pronti a collaborare facendo la nostra parte, come sempre - conclude Scaccabarozzi - ma ci auguriamo che si trovi lo spazio per cercare soluzioni alternative che non penalizzino definitivamente il settore».
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