Un nuovo farmaco, il nilotinib, apre nuove prospettive nella cura degli adulti affetti da leucemia mieloide cronica Ph+. Il suo utilizzo èstato approvato dalla Commissione europea come trattamento di prima linea e in Italia (dove è già disponibile in seconda linea) si attende la conclusione dell'iter dell'Aifa. Del nuovo farmaco si è parlato in un convegno organizzato a Bologna, che ha riunito 300 esperti per fare il punto sulle novità nel trattamento della neoplasia ematologica che costituisce circa il 15% di tutti i casi di leucemia. L'approvazione, infatti, si basa sullo studio di fase III ENESTnd, in cui nilotinib ha dimostrato di essere superiore a imatinib nell'ottenere percentuali più elevate e complete di risposta molecolare, utili a bloccare la progressione di malattia. Nilotinib è un inibitore della proteina Bcr-Abl, che causa la produzione delle cellule tumorali. La riduzione fino allo stop nella produzione di Bcr-Abl è il passo necessario per il controllo della malattia a lungo termine. «Con il nilotinib ci sono risposte molecolari complete nel 26% dei casi, rispetto al 10% di imatinib», ha spiegato Giuseppe Saglio, professore di Ematologia dell'universita' di Torino.
Fonte: www.farmacista33.it
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