Milano, 14 marzo

E' giusto che la sanita' italiana possa contare su ''nuove apparecchiature, nuovi centri e nuovi farmaci''. Ma ''il rischio e' che l'inseguimento alla macchina piu' moderna si traduca in una corsa insensata all'attrezzatura piu' nuova, all'ultimo farmaco, anche senza che ne siano stati dimostrati i benefici. Non lo vogliamo e non ce lo possiamo permettere''. Lo ha affermato il ministro della Salute, Girolamo Sirchia, intervenuto oggi all'ospedale San Raffaele di Milano per la presentazione della prima tomografia anti-cancro d'Europa.

Ai medici e ai vertici dell'Irccs di via Olgettina il ministro ha quindi rivolto un appello: ''In Italia abbiamo il 'vizio' di rincorrere le cose inutili - ha detto - A voi chiediamo invece di produrre dei dati, per capire se queste nuove apparecchiature portino davvero vantaggi al paziente e non solo profitti a chi le produce. Ci servono dati - ha aggiunto - per capire se siamo giustificati nell'introdurre nuove macchine, nuovi farmaci e nuove realta'''. ''Esiste una serie di prototipi di macchine come questa, che cominciano a offrire opportunita' superiori a quelle del passato - ha continuato Sirchia, parlando della nuova tomoterapia del San Raffaele - Noi cerchiamo di valutarle e abbiamo scelto questa''. La nuova tomoterapia ''trova spazio in un istituto che sa usarla''. Non solo. ''Rientra in un programma che il governo ha seguito con determinazione'' e che ''quest'anno puo' contare su una Finanziaria senza precedenti e su meccanismi che ci permetteranno di tradurre i maggiori fondi in piu' cure e strumenti da mettere a disposizione dei pazienti''.