Roma, 11 febbraio
Nel decreto legge sulla competitivita di prossima definizione ''ci sara' spazio anche per il settore dell'industria farmaceutica italiana''. Parola di Nello Martini, direttore generale dell'Aifa, l'Agenzia italiana del farmaco.
Intervenuto al Sanit, la mostra convegno sui servizi sanitari, promossa dalla Regione lazio e organizzata nella capitale, Martini ha spiegato come, sui temi della competitivita', si giochi la partita anche del Governo e dell'intero bilancio del settore sanitario. ''Il prossimo anno avremo a disposizione piu' risorse. Ma cio' non toglie che bisogna intervenire per incrementare gli investimenti in ricerca. In Italia si fa pochissima sperimentazione di fase I e II. Nonostante siamo riusciti a semplificare le condizioni procedurali e accorciare i tempi per le autorizzazioni in modo da incrementare la competizione. Il divario con il Nord dell'Europa e' ancora grande''. Nonostante tutto, Martini giudica il momento attuale come ''un'occasione unica e irripetibile per mettere tutti gli 'attori' insieme per un contratto di programma''. Quindi una rassicurazione al presidente di Farmindustria, Federico Nazzari: ''ci adopereremo per rendere il piu' stabile possibile le condizioni legislative italiane del settore nel medio e lungo termine''. Il rilievo di Nazzari sottolineava proprio i ''dubbi del mondo dell'industria a investire in costose sperimentazioni in un paese che non e' in grado di garantire a lungo un quadro legislativo stabile e che mette in opera una 'stangata' ogni due mesi''. Quanto invece ai calcoli sulla spesa sanitaria italiana, Martini ha snocciolato dati che evidenziano come ''dal 1995 al 2004 la spesa sia passata dai 6mila ai 13mila milioni di euro. Dunque un conto per lo Stato piu' che raddoppiato. Crescita anche per la spesa a carico del cittadino -conclude Martini- ma non nella stessa misura''.
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