Roma, 11 febbraio

''L'Italia? Un paese vicino al punto di non ritorno per la capacita' di lasciar fuggire gli investimenti e le imprese''. Questo il campanello d'allarme 'suonato' oggi da Federico Nazzari, presidente di Farminustria, intervenuto alla tavola rotonda 'Riflessioni per una nuova politica del farmaco' organizzata dal Sanit, la mostra convegno sui servizi sanitari in corso a Roma. ''Siamo il sesto, settimo mercato al mondo per consumo di farmaci. Ma, se non saremo capaci di far riprendere gli investimenti, diventeremo presto solo un terreno dove le aziende verranno a vendere''. Il presidente di Farmindustria sottolinea come le aziende vorrebbero ''non essere piu' considerate solo un costo per lo Stato ma anche una ricchezza, visto che impiegano personale e producono ricchezza. Per fortuna - dice - i tempi burocratici per le autorizzazioni sono diventati europei. Ma restano molti i nodi ancora da sciogliere''. Nazzari fa riferimento all'instabilita' delle regole che scoraggia le aziende dall'investire, ma anche del tetto di spesa farmaceutica fissato al 13%. ''Nessuno - afferma - si chiede se sia stato fissato o meno in maniera irragionevolmente sottostimata''.

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