Londra, 28 Gennaio
Scuse formali alla casa farmaceutica per aver pubblicato un articolo basato su informazioni rivelatesi poi false. Un incidente accaduto all'autorevole 'British Medical Journal' (Bmj) che, a distanza di un mese, pubblica un articolo di scuse all'azienda farmaceutica Eli Lilly and the Company, ritrattando le precedenti dichiarazioni secondo cui, in pratica, l'azienda aveva taciuto deliberatamente pericolosi effetti collaterali del farmaco. La vicenda e' quella relativa alla presunta riapertura del 'caso Prozac', il farmaco antidepressivo a base di fluoxetina cloridrato. Una sostanza finita sul banco degli imputati con l'accusa di cambiare la personalita', aumentando aggressivita' e tendenze suicide. A tornare sull'argomento era stata una giornalista freelance di New York, Jeanne Lenzer, sulla base dei documenti relativi alla vicenda di Joseph Wesbecker, un uomo che nel 1989 si suicido' dopo avere ucciso con un fucile otto colleghi di lavoro. Wesbecker era in cura con il Prozac. Ora la marcia indietro. In una nota la Eli Lilly Italia fa notare come ''scuse e ritrattazioni, pubblicate sull'edizione online del Bmj, fanno seguito agli accertamenti effettuati dalla testata stessa sulla documentazione ricevuta da fonte anonima, dopo le contestazioni sollevate dall'azienda''. Nel nuovo articolo, datato 29 gennaio 2005, il Bmj ''riconosce che Eli Lilly in questa vicenda si sia comportata correttamente, in merito alla divulgazione della documentazione sulla fluoxetina''. ''Siamo stati profondamente sorpresi e dispiaciuti dall'articolo del Bmj, che riportava dati non corretti relativi alla molecola in questione e avanzava illazioni negative nei confronti della condotta di Lilly - afferma nella nota Sidney Taurel, presidente e ceo dell'azienda - Le scuse e le ritrattazioni rappresentano un importante passo in avanti nella chiusura di questo spiacevole vicenda. La politica di Lilly - prosegue - e' sempre stata di grande onesta' nei rapporti con il pubblico, con i media, gli enti regolatori e i nostri clienti. Accettiamo le scuse da parte del Bmj, con la convinzione che la missione di entrambe le nostre organizzazioni sia di fornire ai pazienti e alla classe medica informazioni accurate e responsabili sui farmaci''.
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