Bruxelles, 2 dicembre
Consentire ai paesi in via di sviluppo di continuare a produrre medicinali generici a basso costo e, sulla scia di quanto gia' proposto dalla Commissione europea, facilitare l'esportazione di farmaci dalla Ue per combattere l'Aids. Il Parlamento europeo ha approvato oggi una risoluzione comune, composta da piu' di venti punti, che di fatto introduce ''importanti richieste'' all'esecutivo europeo e al Wto per affrontare la lotta all'Aids e la tutela della salute con strumenti piu' equi e svincolati da politiche commerciali.
Il documento, come ha spiegato anche Vittorio Agnoletto, eurodeputato del Gue (Gruppo confederale della sinistra unitaria europea), autore di quattro emendamenti al testo accolti dall'assemblea, ''se verra' recepito dalla Commissione potra' modificare tutta la politica farmaceutica del Wto, fondata sulla tutela dei brevetti e delle multinazionali''. In sostanza si ''sollecitano i Paesi sviluppati ad adottare una deroga all'applicazione dell'accordo Trips (Trade Related Aspects of Intellectual Propery Rights del 1995) in tale settore, in modo da consentire alle imprese farmaceutiche nei Paesi in via di sviluppo di continuare a fornire medicinali generici a basso costo'' anche dopo il primo gennaio 2005, data dell'entrata in vigore dell'accordo. Inoltre l'europarlamento chiede ''alla Commissione e agli Stati membri di versare un contributo di almeno 1 miliardo di euro al Fondo mondiale di lotta contro l'Aids, la tubercolosi e la malaria su base duratura''. La risoluzione contiene anche un 'invito' specifico al governo italiano perche' rispetti ''l'impegno di contribuire al Fondo mondiale per la lotta all'Aids, alla malaria e alla tubercolosi''. Non manca neppure un richiamo agli Stati Uniti, che ''mettono nella lista nera i Paesi poveri che cercano di produrre farmaci anti-Aids'', ha spiegato Agnoletto. In un emendamento al paragrafo 20, presentato da alcuni eurodeputati del Gue, tra i quali Agnoletto e Luisa Morgantini, si chiede infatti alla Commissione europea di ''opporsi in seno all'Organizzazione mondiale per il commercio che nelle sue relazioni bilaterali, alla prassi degli Stati Uniti di includere negli accordi a due con Paesi in via di sviluppo'' disposizioni che obbligano questi ultimi a rinunciare al diritto di ''utilizzare o importare i farmaci generici necessari alla salute pubblica''.
Il 29 ottobre scorso l'ex commissario al Commercio estero, Pascal Lamy aveva adottato una proposta per ridurre i prezzi dei farmaci anti-Aids, favorendo l'export dei medicinali generici dall'Unione europea tramite il sistema delle licenze obbligatorie. L'accordo stipulato in sede Wto, nel 2003 sanciva il diritto dei Paesi poveri che si trovano in situazioni di emergenza sanitaria, e che non hanno una capacita' di produzione propria di importare farmaci generici dalle nazioni autorizzate a produrli, in deroga ai brevetti detenuti dalle aziende farmaceutiche.
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