Roma, 2 dicembre
Nasce l' Osservatorio sui farmaci generici per ''promuovere l'informazione su questi prodotti e rimuovere gli ostacoli culturali che fino ad oggi ne hanno impedito una diffusione piu' ampia''. All'iniziativa, voluta dall'azienda farmaceutica Sandoz, collaborano medici di famiglia, farmacisti ospedalieri e del territorio, consumatori. L'attivita' dell'Osservatorio parte da oggi, ma il progetto e' stato presentato al ministro della Salute Girolamo Sirchia nei giorni scorsi, in occasione del congresso della Societa' italiana di medicina generale (Simg), a Firenze.
''Uno dei compiti dell'Osservatorio - spiega oggi in una nota Claudio Cricelli, presidente della Simg, impegnato nel progetto - e' divulgare informazioni scientifiche utili a sfatare il preconcetto secondo il quale il generico sarebbe un farmaco di serie 'B', obsoleto e superato. L'Osservatorio, attraverso ricerche puntuali, dimostrera' che e' vero l'esatto contrario''. Lo dimostra il fatto che i farmaci generici sul mercato, inoltre, sono disponibili ''per diversi disturbi e patologie cliniche. Basti pensare agli antipertensivi, antibiotici, medicinali cardiologici, antidiabetici ai quali si aggiungeranno nuove statine e Ace- inibitori''. Il mercato, pero' stenta ancora a decollare ''per diverse ragioni - spiega Paolo Gradnick, presidente di Federfarma Lombardia - e ci aspettiamo che l'Osservatorio contribuisca a chiarirle e, soprattutto, a stimolare soluzioni utili per sostenere un mercato sano ed equilibrato, che non sia semplicemente il pretesto coercitivo per diminuire il prezzo delle specialita' branded''.
''Le stime dell'Agenzia italiana del farmaco - si legge in un comunicato della Sandoz - indicano che sara' di 11.916 milioni di euro la spesa italiana per i farmaci con un aumento del 7,4% rispetto al 2003. I farmaci generici, introdotti in Italia nel 1996 (ma con reale diffusione a partire dal 2001), potrebbero essere elemento di razionalizzazione e moralizzazione della spesa farmaceutica'''. Purtroppo pero' il mercato dei generici stagna ed e' sempre piu' necessario rispondere alle nuove esigenze ''di informazione e cultura del medico e del cittadino''.
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