Ingelheim, 30 novembre
''La sola via percorribile nella lotta alla pandemia da Aids passa attraverso la risposta comune di aziende farmaceutiche, aziende di prodotti generici, governi di Paesi industrializzati e del Sud del Mondo e organizzazioni non governative''. E' quanto sostiene, in una nota, Alessandro Banchi, Chairman del Board di Boehringer Ingelheim, alla vigilia della Giornata mondiale di lotta all'Aids, che si celebra domani. ''Gli sforzi per stroncare la diffusione dell'Hiv e dell'Aids - aggiunge - devono essere concentrati sia nel fornire trattamenti efficaci, sia nel permettere l'accesso a tali trattamenti attraverso le infrastrutture sanitarie nei Paesi dove le condizioni economiche e sociali rendono la popolazione più vulnerabile'', spiega Banchi riconoscendo la speciale responsabilità delle aziende farmaceutiche che attuano la ricerca, tra cui Boehringer Ingelheim, e sottolinea l'importanza delle iniziative a larga diffusione supportate dalle aziende. Nello sforzo di combattere l'Aids nei Paesi del Sud del mondo - ricorda la nota - Boehringer Ingelheim ha concesso volontariamente quattro licenze per la produzione e la commercializzazione di versioni ''generiche'' di Viramune (nevirapina). Queste licenze permettono a Aspen Pharmacare e Thembalami in Sud Africa, Memphis in Egitto, e Cosmos in Kenya di rifornire del farmaco necessario i loro mercati locali e i Paesi confinanti nel Sud del mondo. La licenza fornita da Boehringer Ingelheim permette loro di sviluppare una confezione comune tra nevirapina e Combivir di GlaxoSmithKline per la terapia cronica dell'Hiv.
Questi tre farmaci in un'unica confezione sono una delle combinazioni terapeutiche preferite e renderanno più semplice la distribuzione a pazienti e medici. Per questo, la Fda e il presidente dell'Associazione americana Emergency Plan for Hiv/Aids Relief (Pepfar) hanno supportato fortemente gli accordi tra le aziende con ricerca farmacologica e le aziende produttrici di farmaci generici nelle combinazione di farmaci. Boehringer Ingelheim ha deciso di accelerare questo processo cooperando con la Fda nel supportare l'approvazione di combinazioni di prodotti generici per il programma PEPFAR, pur mantenendo garantite le licenze. Un'ulteriore misura per favorire l'accesso al trattamento con farmaci per l'Hiv è stata la riduzione del prezzo di Viramune nei Paesi dl Sud del mondo e, fin dal 2000, la fornitura di Viramune utilizzato da solo o in associazione per la prevenzione della trasmissione materno-fetale dell'Hiv. Originariamente pianificato per 5 anni, l'Azienda ha esteso il suo impegno nei Paesi in via di sviluppo e sta attualmente sponsorizzando con donazioni di farmaco 120 programmi in 56 Paesi in Africa, Asia, America Latina ed Europa dell'Est.
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