Roma, 26 novembre
Il 34% delle farmacie italiane non applica lo sconto del 4,12%, previsto per legge, ai cittadini che acquistano farmaci di fascia A (rimborsabili dal Ssn) non attraverso la ricetta 'rossa' del Ssn che da' diritto alla gratuita', ma pagando di tasca propria i medicinali. E' quanto risulta da un'indagine condotta dall'Osservatorio della Terza Eta' (Ote) su un campione di 74 farmacie italiane, in otto regioni italiane.
E i risultati dell'inchiesta sono gia' approdati in Parlamento. Ugo Lisi, responsabile del Dipartimento delle Politiche della Terza Età di Alleanza Nazionale, che ritiene la vicenda ''una beffa a danno dei contribuenti'', ha infatti rivolto un'interrogazione ai Ministri della Salute, dell'Interno e degli Affari regionali, per fare chiarezza sulla vicenda. Secondo i risultati dell'indagine, richiesta all'Ote da Lisi insieme ad altri 16 deputati ''per verificare sul campo quanto lamentato da decine di anziani italiani'', la mancata applicazione dello sconto determina un aggravio dei costi per i cittadini di oltre 10 milioni di euro su base annua, cui si contrappone un maggiore ricavo per i farmacisti di oltre 20 milioni di euro, tenuto conto che questi ultimi beneficiano anche dello sconto praticato all'origine dai produttori (6,8%). Il tutto calcolato - si legge nell'indagine - considerato che in Italia la spesa farmaceutica ammonta in totale a poco più di 18 miliardi di euro (dei quali 11,15 miliardi a carico del Ssn e 6,92 miliardi a carico delle famiglie) e che 732 milioni di euro sono spesi dalle famiglie per l'acquisto di farmaci rimborsabili dal Ssn. ''In media - stima ancora l'Ote - ogni farmacia che non applica lo sconto sul prezzo al pubblico beneficia di introiti addizionali stimabili in circa 4 mila euro''.
''Siamo in presenza di una vicenda molto grave - commenta l'onorevole Lisi -e credo sia il caso di verificare se le farmacie hanno tenuto lo stesso comportamento anche nei confronti dello Stato, in occasione delle richieste di rimborso per i farmaci dispensati con le ricette. Bisogna andare fino in fondo - conclude in una nota -perche' è un dovere verso i nostri cittadini e in particolare quelli anziani''.
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