La maggior parte delle aziende farmaceutiche è preoccupata per i possibili effetti finanziari della riforma sanitaria americana. Ma le azioni di Merck&Co risultano in crescita, dopo che la società ha affermato che, anche se i ricavi saranno inevitabilmente colpiti, è ancora fiduciosa sul raggiungimento dei profitti che si è prefissata. Eli Lilly, Johnson & Johnson, Abbott Laboratories e Amgen hanno assicurato che la riforma influirà negativamente sulle loro vendite, e anche Merck prevede un'inevitabile sofferenza: per il 2010, prevede una riduzione delle entrate di 170 milioni di dollari, e di 300-350 milioni nel 2011. Tuttavia, la società continua a credere in una crescita annua stabile fra il 2009 e il 2013. Secondo Tijana Ignjatovic di Datamonitor le aziende con la più alta dipendenza dalle vendite nel comparto etici, come Forest Laboratories, King Pharma, Cephalon, Amgen e Shire, saranno più a rischio. Anche Bayer, Sanofi-Aventis, Novartis e Roche assisteranno a un impatto negativo nella performance 2010, poiché troppo focalizzate sul mercato Usa.
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