Roma, 4 giugno 2008

Segnano un -11% ad aprile, negli USA, le prescrizioni degli anti-colesterolo commercializzati insieme da Merck & Co. e Schering-Plough. Un calo che, riferisce Dow Jones, arriva in risposta all'ondata di perplessità sull'efficacia di queste molecole, suscitata in gennaio e poi di nuovo a fine marzo dallo studio Enhance. Nei giorni scorsi Schering-Plough ha reso noto, sul suo sito web, che le prescrizioni combinate per Vytorin (associazione tra ezetimibe e simvastatina) e Zetia (ezetimibe) erano scese a 2,5 milioni in aprile, contro i 2,8 milioni di marzo, citando  i dati IMS Health sul numero di ricette. In particolare, le ricette del Vytorin hanno registrato una flessione del 12% e quelle di Zetia del 10%. Un calo progressivo iniziato a partire da metà gennaio, quando sono stati resi noti i primi risultati dello studio Enhance, secondo cui Vytorin non era migliore della sola simvastatina (ormai disponibile nella versione generica) nel rallentare il malfunzionamento delle arterie, nonostante i buoni risultati contro il colesterolo cattivo. All'apparire dei risultati della ricerca, i medici americani hanno iniziato a frenare sulle prescrizioni di Vytorin e Zetia. Ma la situazione sembrava essersi stabilizzata in marzo, anche in seguito alla campagna in difesa dell'efficacia dei due medicinali messa in campo dalle compagnie farmaceutiche. Ma a fine marzo sono stati resi noti tutti i risultati della ricerca, e un panel di cardiologi riuniti per un meeting del settore ha raccomandato un più limitato uso dei due farmaci. Cosa che ha portato al nuovo calo di aprile.

Fonte
Adnkronos Salute