Roma, 23 novembre 2005

Risultati positivi per lo studio di fase II sul farmaco anti-HIV inibitore dell'integrasi Mk-0518 di Merck Sharp & Dohme (MSD), impiegato in pazienti mai trattati. Nei 10 giorni del trial monoterapico - si legge nel report dello studio - nei pazienti trattati con l'Mk-0518 si è osservata una diminuzione del 98% dell’RNA virale e circa la metà ha raggiunto le 400 copie/ml. Il farmaco in fase di studio potrebbe essere il primo della nuova classe di antiretrovirali in grado di impedire all'enzima integrasi di inserirsi nel DNA del virus HIV, bloccando l’infezione di nuove cellule. “Lo studio dimostra le grandi potenzialità di questo inibitore dell'integrasi come antiretrovirale - ha spiegato Robin Isaac, direttore esecutivo dell'Infectious Disease and HIV Vaccine Clinical Research di MSD - anche perchè l'Mk-0518 è stato generalmente ben tollerato dai pazienti e si è dimostrato efficace, a breve termine, almeno durante questa fase di studio”. E quello della tollerabilità non è un fattore secondario: in passato si erano infatti verificati più volte, nei pazienti, episodi di forte emicrania, affaticamento e vertigini. In questo trial, gli effetti collaterali sono risultati invece identici nel gruppo trattato e in quello placebo. In generale, si stima che il 78% dei pazienti trattati con farmaci antiretrovirali sviluppi una resistenza a più di una classe di questi medicinali e il problema diventa più grave nei pazienti naive, ossia che non hanno ancora assunto farmaci antiretrovirali: infatti, la percentuale in questi casi è salita a circa il 20%, contro l'8% del 1999.

Fonte
Adnkronos Salute