Milano, 19 novembre 2005


Nei pazienti obesi o in sovrappeso una terapia a base di rimonabant (Acomplia di Sanofi-Aventis) riduce i fattori di rischio killer per il cuore e protegge dall'arteriosclerosi e dal diabete. A promuovere la molecola, capostipite dei bloccanti del recettore CB1 dei cannabinoidi, è uno studio internazionale battezzato “Rio-Lipids” e pubblicato sul “New England Journal of Medicine”. “La ricerca, parte di un programma di quattro studi di fase III chiamato “Rio” (Rimonabant in obesity) - riferisce una nota di Sanofi-Aventis - ha coinvolto 1.036 pazienti obesi o sovrappeso con alterati livelli di grassi nel sangue, confrontando rimonabant alla dose di 20 milligrammi al giorno verso placebo. Il farmaco si è dimostrato in grado di ridurre i trigliceridi aumentare il colesterolo Hdl, ridurre il girovita, abbassare la pressione e far perdere peso. Inoltre, il colesterolo totale restava invariato, ma le dimensioni delle Ldl diventavano più piccole e meno aterogene. I livelli di insulina si sono ridotti e la resistenza al glucosio è aumentata”. Per gli esperti la novità principale sta nell'aumento, oltre che della proteina C-reattiva (PCR, marker infiammatorio associato al rischio cardiovascolare), anche di una sostanza prodotta dalle cellule adipose, detta adiponectina e correlata al rischio di diabete e malattie cardiovascolari. Gli specialisti sono convinti che la crescita dei livelli di adiponectina sia riconducibile solo il parte al calo di peso e ipotizzano un effetto diretto del farmaco.


Fonte
Adnkronos Salute