Milano, 10 ottobre 2005

È sbarcato da pochi giorni sul mercato italiano il risperidone a rilascio prolungato per il trattamento della schizofrenia. Lo riferisce l'azienda produttrice Jansenn-Cilag, in occasione della Giornata mondiale per la salute mentale che si è celebrata il 10 ottobre. La schizofrenia rappresenta la più grave tra le patologie psichiatriche e colpisce l'1% della popolazione. Il nuovo farmaco è il primo antipsicotico atipico di seconda generazione disponibile in formulazione iniettabile a lento rilascio. “Ricerche sul campo - riferisce il gruppo in una nota - hanno dimostrato che risperidone a rilascio prolungato permette al malato di mantenere per due settimane concentrazioni efficaci e stabili di principio attivo nel sangue”. Un vantaggio soprattutto se si pensa che “circa il 75% dei pazienti affetti da schizofrenia non assume regolarmente i farmaci a due anni dalle dimissioni o interrompe completamente la terapia - spiega Luca Pani, psichiatra e dirigente di ricerca del Cnr - il che può dare origine a recidive della sintomatologia, stress cronico e ospedalizzazione”. In uno studio in doppio cieco durato 12 settimane il risperidone a rilascio prolungato è stato somministrato a 302 pazienti, con un miglioramento significativamente superiore sia dei sintomi positivi (allucinazioni e deliri), sia di quelli negativi (depressione, appiattimento emotivo e ritiro sociale), rispetto ai 98 pazienti del gruppo placebo. E in un secondo studio a lungo termine, in cui a 397 pazienti con schizofrenia o disturbo schizoaffettivo è stato somministrato risperidone a lento rilascio, il tasso di ricovero ospedaliero è diminuito dal 38% al 12% in 50 settimane. Gli effetti collaterali più comuni erano simili a quelli riportati dopo assunzione di risperidone compresse, e comunque erano, nella maggior parte dei casi transitori e, comunque, di entità lieve o moderata.


Fonte
Adnkronos Salute