Milano, 1 luglio

'Alleanza' fra Inpharzam Ricerche, centro ricerche internazionale della multinazionale chimico-farmaceutica Zambon Group, e Chronogen per la messa a punto di nuovi farmaci contro le malattie legate all'invecchiamento. Le due aziende hanno annunciato oggi di aver raggiunto un accordo di collaborazione di ricerca e sviluppo, allo scopo di individuare 'piccole molecole' (principi attivi a basso peso molecolare che agiscono su meccanismi biologici e chimici estremamente specifici) per il trattamento di malattie cardiovascolari e metaboliche indotte da un danno ossidativo o da disturbi lipidici. In virtu' di questo accordo, ''Chronogen - si legge in una nota - esaminera' la 'libreria' di molecole di Inpharzam Ricerche, impiegando le proprie originali analisi di valutazione in vivo, (nematode C. elegans mutants) basate sul quadro fenotipico (caratteristiche di manifestazione della malattia)''. Il nematode C. elegans rappresenta un modello in vivo unico, utilizzato per valutare in modo rapido, efficace ed economico farmaci che modulano la produzione di specie reattive dell'ossigeno e farmaci che regolano i livelli dei lipidi e delle lipoproteine. Sono piu' di 35.000 i composti chimici farmaceutici originali e le molecole per la chimica combinatoria che saranno sottoposti a test utilizzando questo metodo. ''La collaborazione con Inpharzam Ricerche - ha dichiarato Max Fehlmann, amministratore delegato di Chronogen - consentira' di completare in modo rapido il nostro panel di molecole candidate per la sperimentazione di farmaci per il trattamento di gravi malattie collegate all'invecchiamento, quali le complicazioni vascolari del diabete, i danni derivati da ischemia/riperfusione, la dislipidemia e l'aterosclerosi''. Carlo Di Padova, dirigente del gruppo ricerche e sviluppo Zambon, spiega: ''Lo screening del nostra esclusiva libreria di molecole attraverso questo originale metodo di analisi in vivo e la notevole esperienza nell'ottimizzazione dei farmaci del nostro Centro Ricerche Doit di Taverne permetteranno di scoprire e sviluppare nuovi farmaci per il trattamento dei disturbi metabolici e cardiovascolari''.