Berlino, 14 aprile

Un fatturato di 306 milioni di euro nel 2004, in aumento del 15,5% e oltre quattro volte superiore rispetto alla crescita del mercato. Queste alcune delle voci di bilancio dello scorso anno di Schering Italia, filiale italiana del gruppo farmaceutico tedesco Schering, presentato oggi a Berlino a margine della riunione annuale della capogruppo.

Schering Italia è nella società la seconda entità per giro d'affari, dopo la capogruppo. Ottimo anche il bilancio del gruppo che nel 2004 ha fatturato 4,9 miliardi di euro, +2%, con un utile netto di 500 milioni, +13%. ''Per quanto riguarda Schering Italia -ha detto Sergio Liberatore, amministratore delegato della filiale italiana- un altro dato positivo è che tale incremento non è imputabile se non in misura minima (0,9%) all'aumento dei prezzi, ma ai maggiori volumi dei prodotti (14,6%). Per il secondo anno consecutivo l'azienda italiana ha fatto inoltre registrare un indice di evoluzione a valori superiori alla media''.

Nonostante la crisi del settore la crescita del fatturato sul mercato italiano sarà, secondo il dirigente, sostenuta dall'introduzione in Italia di un nuovo farmaco oncologico, lo Zevalin, da un nuovo prodotto per la menopausa Angeliq, e dall'introduzione di un nuovo mezzo di contrasto per raggi X.

Per quanto riguarda le attività commerciali è stato concluso il 27 gennaio un accordo per l'acquisto del 50% del capitale della società Radio Isotopi Italia, con la finalità di produrre e distribuire sul territorio italiano il radiofarmaco FDG, utilizzato a scopo diagnostico nella tomografia ad emissione di positroni (Pet).