Basilea, 2 febbraio
Nel 2004 il gruppo farmaceutico svizzero Roche ha registrato un utile netto record di 6,6 miliardi di franchi svizzeri, più che raddoppiato (+116%) rispetto al 2003 tenuto conto delle operazioni eccezionali legate alla dismissione dei business Consumer Health e Vitamine. A parità di unità di business, l'utile netto è cresciuto del 41%, a 4,3 miliardi di franchi. I dati sono stati diffusi oggi a Basilea.
Le vendite sono aumentate a 29,5 miliardi di franchi svizzeri (+ 9%) e l'utile operativo, prima degli eventi eccezionali e in omogeneità di business, è stato pari a 6,9 miliardi di franchi (+20%). La liquidità netta è passata da 5,9 a 11,7 miliardi di franchi. Il CDA propone per la diciottesima volta consecutiva un incremento del dividendo, (+21%) a 2 franchi svizzeri. ''Abbiamo raggiunto, e in alcuni casi persino superato, gli ambiziosi obiettivi che ci eravamo prefissati per l'anno appena trascorso'', ha commentato in conferenza stampa il presidente e Ceo di Roche, Franz B. Humer, sottolineando che ''il risultato operativo ottenuto è stato il più alto mai raggiunto nella storia del gruppo''. Entrambe le divisioni di Roche, Farmaceutica e Diagnostica sono infatti cresciute significativamente più del mercato mondiale''.
Quanto alla Divisione Farmaceutica, le vendite dei farmaci da prescrizione hanno raggiunto i 21,7 milioni di franchi svizzeri (+10%), grazie al contributo della subdivisione Prescrizione (+5%) in franchi svizzeri) e delle alleanze strategiche con Genentech negli Usa (+45% in dollari americani) e con Chugai in Giappone (+3% in yen). Il margine operativo, prima delle poste straordinarie, è aumentato di 1,9 punti percentuale (25,7%) e si è registrata una forte domanda di farmaci oncologici. ''Siamo l'unica azienda - ha precisato Humer - che produce cinque farmaci anticancro salvavita''.
''A trascinare il settore - ha riferito William M. Burns, Ceo di Roche Pharmaceuticals - è stato il Nord America (vendite al +20% in valute locali), seguito da Europa, comprese le regioni dell'Est, e America Latina (+12%). I risultati più positivi sono stati quelli delle sezioni Oncologia (+32%), Virologia (+31%) e Trapianti (+11%). Tengono bene, infine, i prodotti in 'top-ten', con la sola eccezione di Xenical* (-2%). I ricavi della Divisione Diagnostica, ha illustrato Heino von Prondzynski, Ceo di Roche Diagnostics, ''sono aumentati a 7,8 milioni di franchi svizzeri (+6%), trainati dalle attività dei business per la cura del diabete e dalla diagnostica molecolare e immunoterapia, cresciute significativamente più dei rispettivi mercati''. E ancora, ''il margine operativo, prime delle poste straordinarie, è cresciuto di 2,4 punti percentuale (21,4%)''.
Positive anche le previsioni per il 2005. ''Roche - ha ripreso il Ceo Humer - prevede per entrambe le divisioni e per il quarto anno consecutivo una crescita dei ricavi in valute locali superiore al mercato''. In particolare, per la Divisione Farmaceutica è previsto ''un margine operativo prima delle poste straordinarie ampiamente in linea con il 2004, nonostante gli investimenti per il lancio di Avastin*, Tarceva* e Boniva* e le attività di sviluppo''. e per la Divisione Diagnostica si calcolano ''ulteriori progressi verso il raggiungimento di un margine operativo del 23% prima delle poste straordinarie nel 2006''. Il debito totale, ha concluso il direttore finanziario di Roche Erich Hunziker, ''si è ridotto di 6,3 miliardi di franchi svizzeri, portando a 15 miliardi di franchi circa la diminuzione del debito registrata negli ultimi tre anni. Il capitale è aumentato del 57% e per il 2005 si prevedono proventi finanziari equilibrati.
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