Basilea, 2 febbraio

Per i prossimi cinque anni il gruppo farmaceutico svizzero Roche prevede ''25 autorizzazioni al commercio per altrettanti nuovi farmaci e indicazioni, e il lancio di oltre cento nuovi test diagnostici al ritmo di circa venti ogni anno''. Lo ha annunciato il presidente e Ceo di Roche, Franz B. Humer, oggi a Basilea durante la presentazione dei risultati finanaziari 2004. L'azienda conta oggi su un pipeline forte di 64 nuove molecole e 35 indicazioni supplementari. Nel 2004 ha investito in Ricerca e sviluppo oltre 5 miliardi di franchi.  Sul fronte farmaceutico - ha spiegato William M. Burns, Ceo di Roche Pharmaceuticals - il settote trainante è quello oncologico, con un portafoglio aumentato del 32% nel 2004 per un giro d'affari pari a 7,7 miliardi di franchi svizzeri. I margini di crescita maggiori si attendono per i farmaci Avastin* e Tarceva*. ''Nel febbraio 2004 Avastin* è stato autorizzato negli Usa per il trattamento di prima linea del cancro colorettale metastatico, in associazione con chemioterapia, e ha già fatto registrare un giro d'affari vicino a 700 milioni di franchi svizzeri. Nel gennaio 2005 il farmaco è stato approvato in Ue e l'autorizzazione al lancio in Svizzera, ottenuta in dicembre, pone le basi per l'omologazione in altri 90 Paesi''. Tarceva*, sviluppato con Genentech e Osi Pharmaceuticals, ''è stato approvato dall'americana Fda come trattamento in monoterapia contro il cancro del polmone non a piccole cellule. La richiesta per l'ok Ue è già stata depositata, e intanto uno studio di fase clinica III ha dimostrato che il prodotto aumenta anche l'aspettativa di vita dei pazienti con cancro metastatico al pancreas''. Novità anche nel campo dell'osteoporosi, con Boniva/Bonviva*, la prima terapia che prevede l'assunzione di un'unica compressa al mese.

Sul fronte diagnostico - ha aggiunto Heino von Prondzynski, Ceo di Roche Diagnostics - tra i prodotti di punta spiccano quattro nuovi test per l'autodosaggio della glicemia dei pazienti diabetici e l'AmpliChip CYP450*. Lanciato nel gennaio 2005 negli Usa e già in commercio i n Europa, è un test genetico ''unico al mondo, in grado di aumentare del 10-20% l'efficacia di qualunque terapia farmacologica e di diminuire del 10-15% l'incidenza degli effetti collaterali''.

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