Firenze, 14 dicembre
La Toscana consuma da sola il 30% di tutti i farmaci anti-dolore non oppiacei utilizzati ogni anno in Italia. Il dato emerge dal monitoraggio realizzato dal Dipartimento per il diritto alla salute della Regione Toscana. In particolare, l'aumento del consumo (spesa farmaceutica convenzionata) e' stato in Toscana del 19,78% nel 2002 rispetto al 2001, del 139,99% nel 2003 rispetto al 2002 e del 288,29% nel 2004 (stima) rispetto al 2003. Per tutto il Paese gli incrementi sono stati rispettivamente dell'8,19%, 42,81% e 66,20%. In termini assoluti le unita' consumate in Italia nel 2004 sono state 1.696.630, di cui 497.514 della Toscana: circa il 30% del totale. Quanto al consumo di farmaci con morfina, che l'Oms considera un ''indicatore primario della qualita' della terapia del dolore cronico da cancro'' e che in Toscana era diminuito del 5,05% nel 2002 rispetto al 2001 (in Italia -11,88%) - in regione e' aumentato del 38,40% nel 2003 rispetto al 2002 (in Italia +27,75%) e del 17,06% nel 2004 rispetto al 2003 (+6,33%).
Contro il dolore in Toscana si stanno realizzando i centri residenziali di cure palliative in dieci Asl e Aziende ospedaliere, per un investimento complessivo di 18 milioni di euro. Finora ne sono entrati in funzione due, a Pisa e ad Arezzo, mentre gli altri otto saranno attivati tra aprile e dicembre. L'obiettivo e' di garantire 35-40 posti letto per milione di abitanti. Non solo. Nelle Aziende sanitarie e ospedaliere sono state inoltre le Unita' di cure palliative, gruppi mutiprofessionali e multidisciplinari. Sono stati poi definiti i criteri per l'accreditamento degli 'Ospedali senza dolore' e istituiti in ogni ospedale dei Comitati con funzioni di osservatorio, coordinamento, promozione delle cure e dei protocolli contro il dolore e formazione. Infine e' stata realizzata una ricognizione della terapia del dolore negli ospedali e sul territorio e sono stati stilati protocolli terapeutici per il dolore acuto post-operatorio.
Il gruppo di lavoro regionale dedicato ha prodotto anche un 'misuratore del dolore' che e' stato distribuito in tutti gli ospedali, in modo che in tutta la regione si utilizzino gli stessi parametri per valutare la soglia di dolore dei vari paziente. Questo sistema di misurazione sara' portato a regime in tutti i reparti ospedalieri nei prossimi tre anni. Criteri e obiettivi complessivi per il prossimo triennio sono definiti da uno dei 12 grandi progetti del nuovo Piano sanitario regionale per il periodo 2005-2007, dal titolo ''Il controllo del dolore come diritto del cittadino''.
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