Il generico non è soltanto uno strumento di contenimento della spesa farmaceutica. Anzi, una concezione di questo tipo è nel medio-lungo periodo controproducente. Lo ha sottolineato, assieme ad altri aspetti, l'incontro ""Generici: Istruzioni per l'uso"", organizzata da Assogenerici e dall'AFI (Associazione Farmaceutici Industria). Un tema che è stato affrontato in chiavi differenti. Quella del servizio sanitario, che sul generico conta obiettivamente molto e che ha investito in misura significativa per aumentare la conoscenza presso il pubblico, come ricordato da Roberto Iadicicco dell'AIFA. Non nascondendosi, peraltro segnali che esiste ancora una difficoltà di comprensione da parte del pubblico.
Un settore in crescita, anche se il ritardo rispetto agli altri membri dell'Unione Europea resta sensibile e anche l'Europa nel suo complesso costituisce un mercato meno sviluppato di quello statunitense, come ha confermato l'economista Francesco Mennini del CEIS Sanità dell'Università di Roma Tor Vergata. L'imminente scadenza di molti brevetti di farmaci importanti, ha detto Mennini, contribuirà ad aumentare il peso del generico in Europa, ma soprattutto nei paesi che oggi scontando il maggiore ritardo. In particolare Francia e Italia, dove il basso livello dei prezzi e la bassa penetrazione dei farmaci equivalenti sono condizioni favorevoli. Non è invece altrettanto probabile che si modifichi significativamente la situazione di Finlandia e Danimarca, per esempio, che già presentano un'elevata penetrazione degli equivalenti. Questo però non basta: a ostacolare l'allargamento del mercato pesa per esempio il fatto che il livello dei prezzi non è determinato direttamente dal criterio della domanda e dell'offerta. Non a caso i paesi in cui il settore è più dinamico, come la già citata Finlandia o la Gran Bretagna, non esiste un prezzo di riferimento. L'Italia prevede per legge che il prezzo dell'equivalente sia inferiore a quello dell'originatore, ma rimane comunque abbastanza vicino a quello della specialità (20% in meno). A questo non concorre soltanto la normativa ma anche l'elevata concentrazione del mercato, i cui attori sono un numero ancora ristretto, visto che le prime 10 case produttrici di generici detengono l'85% del mercato. Già da tempo, del resto, gli analisti statunitensi sostengono che la discesa dei prezzi si ha soprattutto quando per una molecola sono presenti almeno 3-4 equivalenti. Certamente il meccanismo del prezzo di riferimento è utile a indirizzare i consumi verso il generico, ma va tenuto presente, ammonisce Mennini, che un abbattimento eccessivo del prezzo può creare notevoli difficoltà ai produttori. Nel caso dell'Italia, l'interpretazione che l'AIFA ha dato di questo strumento viene giudicata positivamente, in quanto si è creato un sistema strutturato; vanno invece in senso opposto le iniziative regionali, che piegano il prezzo di riferimento a situazioni contingenti.
In sostanza, come da tempo sostenuto anche dall'AIFA stessa, il generico deve servire a liberare risorse da impiegare per il farmaco innovativo. Certamente, però, questo è possibile soltanto se l'industria del generico è forte, se il settore ha dinamiche sane. Passi avanti ne sono stati fatti, come la riduzione della durata della copertura brevettuale, ma rimangono zone di sofferenza, come la presenza di molte copie (e questo è un altro dato che accomuna l'Italia alla Francia). Fermo restando che non sarà nemmeno possibile attendersi una riduzione uguale in tutte le classi terapeutiche: il livello di competizione sui prezzi che si crea per i prodotti destinati alle terapie croniche sarà sempre superiore a quello possibile nelle terapie acute. Infine, un dato scientifico: la creazione di un forte mercato dei generici, con una corretta competizione sul prezzo favorirà, finalmente, le condizioni per un utilizzo della valutazione economica nel settore farmaceutico. E non è certo il meno importante dei risultati.
Articoli Correlati
Salute e medicina online: eccellenti dati per Edra
Anche il mese di giugno ha registrato delle crescite significative dell'utilizzo dei canali online di Edra da parte di medici farmacisti...
Salute e medicina online, record a maggio
Il mese di maggio registra crescite significative dell'utilizzo dei canali online da parte di medici farmacisti odontoiatri e pazienti. Il...
DoctorNews e Farmacista33: cresce il servizio della comunità
L'importante successo ottenuto dalle newsletter settimanali di annunci di DoctorNews e Farmacista33 ha convinto Edra di integrarle...
30 anni di lotta all’Aids, rivoluzione senza pari
«Quello che è successo negli ultimi 30 anni nella diagnosi controllo e terapia dell'Aids non ha esempi analoghi della storia della medicina. Un...