Che le sperimentazioni di farmaci sull’uomo possano essere pericolose ce lo racconta la cronaca recente. Tutti ricorderanno, infatti, il caso britannico dei sei volontari sani, che avevano partecipato alla sperimentazione del TGN1412, farmaco “biotec” destinato alle malattie autoimmuni, che sono andati incontro a gravi reazioni avverse. A riprendere il filo del discorso è la rivista Lancet che torna a ribadire come sia fondamentale la massima attenzione nel testare farmaci su volontari sani.

Il caso TGN1412
La somministrazione di un composto chimico o biologico a un essere umano, dice l’editoriale della rivista, non è mai senza rischio. La consapevolezza sui rischi aumenta a sperimentazione in corso ma spesso ce ne sono anche quando la molecola viene messa sul mercato. Ecco perché serve particolare attenzione quando a ricevere la molecola in sperimentazione sono volontari sani, dopo che non è stato effettuato alcun test su umani. Esistono, è vero, delle linee guida sull’argomento, definite dal 1983 e alla base di molti attuali regolamentazioni. Ma gli obiettivi dei trial cambiano: ora non sono più al centro dell’attenzione l’azione farmacologica e il dose finding, quanto piuttosto la tollerabilità generale e la sicurezza. In più, l’avvento di composti sempre più selettivi e sempre più potenti ha portato a situazioni nelle quali la predittività dei dati della sperimentazione animale è diminuita. Inoltre, le biotecnologie hanno portato a composti specifici per target umani, riducendo ulteriormente il valore degli studi sugli animali. E la vicenda del TGN1412 è emblematica in questo senso. Ma che cosa è successo? Dietro la sigla, che identifica il farmaco in sperimentazione, c’è un anticorpo monoclonale anti CD28 umanizzato, che nel 2005 era in fase di sviluppo preclinico  avanzato. Un anno e mezzo fa, nel marzo 2005 un comunicato dell’azienda produttrice TeGenero, annunciò la designazione del TGN1412 come farmaco orfano, da parte della European Medicines Agency (EMEA), per la cura della leucemia linfocitica cronica delle cellule B. Il disegno dello studio contro placebo su otto pazienti, era stato approvato da un comitato etico e autorizzato dalla Medicines and Healthcare Products Regulatory Agency (MHRA) che ha poi provveduto tempestivamente a bloccarlo in attesa di accertare le cause degli eventi avversi. Si è approdati alla fase I dopo che il farmaco era stato sperimentato su modelli animali e non c’erano gli estremi per ipotizzare conseguenze così gravi sul metabolismo umano.

Più attenzione nei protocolli
L’analisi di Lancet osserva che il meccanismo di TGN1412 è tale per cui gli effetti deleteri sui soggetti sani non potevano essere esclusi con sicurezza dopo gli esperimenti su modelli animali. Ecco perché, si conclude l’analisi, è evidente che mancavano informazioni essenziali e che l’anticorpo in questione è un composto ad alto rischio che non poteva essere somministrato a persone sane senza adeguata preparazione. Un prerequisito essenziale, del resto, perché venga approvato un protocollo sperimentale è che le informazioni siano disponibili e condivise da tutti i soggetti coinvolti, compresi gli sponsor. In particolare quando si ha a che fare con una nuova medicina. Così non è stato. Ecco perché come ha spiegato a Dica 33 Maurizio Bonati, responsabile del Laboratorio per la Salute materno infantile dell’Istituto Mario Negri di Milano, “Probabilmente bisognerà rendere ancora più stringenti le regole per il passaggio alla sperimentazione sull’uomo, viste le tendenze attuali della ricerca. Ma c’è anche un altro aspetto: siamo inseriti in un sistema di mercato, dove i singoli ricercatori, una volta scoperta una di queste sostanze, creano una società, poi quando ne hanno due o tre si quotano in borsa. C’è insomma, una spinta commerciale a brevettare sempre nuovi farmaci biologici, e ad affidarne la sperimentazione a compagnie specializzate. Tutto questo ha una sua logica, ma sarebbero necessarie anche valutazioni da parte di organismi, istituti di ricerca, indipendenti. Un passaggio di garanzia”.

Articoli Correlati

Salute e medicina online: eccellenti dati per Edra

Anche il mese di giugno ha registrato delle crescite significative dell'utilizzo dei canali online di Edra da parte di medici farmacisti...

Salute e medicina online, record a maggio

Il mese di maggio registra crescite significative dell'utilizzo dei canali online da parte di medici farmacisti odontoiatri e pazienti. Il...

DoctorNews e Farmacista33: cresce il servizio della comunità

L'importante successo ottenuto dalle newsletter settimanali di annunci di DoctorNews e Farmacista33 ha convinto Edra di integrarle...

30 anni di lotta all’Aids, rivoluzione senza pari

«Quello che è successo negli ultimi 30 anni nella diagnosi controllo e terapia dell'Aids non ha esempi analoghi della storia della medicina. Un...

comments powered by Disqus