Si potrebbe pensare che una volta immesso in commercio e consolidate le sue posizioni sul mercato un farmaco non sia più oggetto di studi e ricerche, soprattutto se nel frattempo è uscito il generico. Non è esattamente così. La conferma viene dall’imminente Congresso Internazionale sul Dolore promosso dalla World Society of Pain Clinicians, che si svolgerà a Torino dal 4 al 7 luglio. Uno degli argomenti al centro dell’evento sono le nuove conferme sull’attualità del profilo di Nimesulide Originale, il ben noto Aulin. Ad anticipare alcuni dei temi all’ordine del giorno l’incontro Helsinn svoltosi a Lugano.

Quali novità?
Una premessa è doverosa. Helsinn è la proprietaria e detentrice dei diritti internazionali sulla molecola originale della nimesulide. In questo modo si prendono le distanze da tutti i produttori della molecola generica, Helsinn, infatti, ha spiegato l’amministratore delegato del gruppo presente all’incontro svizzero, garantisce la fabbricazione del principio attivo secondo standard qualitativi elevatissimi in ottemperanza alle normative internazionali. Non solo. Il gruppo elvetico garantisce un continuo supporto scientifico attraverso la realizzazione di studi clinici e farmacologici, condotti in diversi paesi. In altri termini gli aggiornamenti scientifici che saranno presentati a Torino vengono da studi condotti sulla molecola originale e non sui suoi equivalenti. Ma quali sarebbero le novità in questione? Aulin è sul mercato da 20 anni e per celebrare l’anniversario, 30 esperti di fama mondiale hanno elaborato un documento di consensus sulle peculiarità farmacologiche e cliniche della nimesulide.
Due le questioni principali: l’effetto sui mediatori del dolore e la rapidità dell’effetto analgesico. I nuovi dati, illustrati da Mauro Bianchi del dipartimento di Farmacologia Chemioterapia e Tossicologia Medica dell’Università di Milano, evidenziano una riduzione nella concentrazione sia delle interleuchine che della sostanza P, con una conseguente diminuzione dell’intensità del dolore rispetto ai farmaci di riferimento. Il risultato è un effetto analgesico più rapido. Ma le conferme arrivano anche sul piano clinico. Tre le applicazioni prese in esame: dolore osteoarticolare, mal di testa, dolore post-operatorio in ambito odontoiatrico. Nel caso dell’artrosi la rapidità di assorbimento e di diffusione insieme agli effetti sui mediatori dell’infiammazione e del dolore, rendono l’attività del farmaco rapida ed elevata. Lo stesso dicasi per il mal di testa da sindrome premestruale, dove gli studi clinici compiuti in più di 1400 donne, la maggior parte trattate con nimesulide originale, dimostrano largamente l’efficacia del farmaco nella riduzione del dolore. E sulla stessa lunghezza d’onda è anche il discorso per il dolore odontoiatrico. L’effetto analgesico, dice la consensus, insorge entro 15 minuti dalla somministrazione e consente di ridurre significativamente il dolore post-operatorio da estrazione del terzo molare. E il profilo di sicurezza? Buono rispondono gli esperti anche se gli effetti collaterali, in particolare a carico dell’apparato gastrointestinale, non mancano.
Dati aggiornati, e autorevoli, che sono fondamentali per potenziare il brand e l’attività dell’informatore, di fronte alla concorrenza senza marca, un modo per potenziare anche l’effetto psicologico che deriva al paziente dal rifarsi a un farmaco conosciuto.