Il principio è inappuntabile e l’ha evocato Giancarlo Palmieri del Niguarda di Milano: “la produzione di farmaci deve rappresentare un guadagno per tutti, sia di salute sia economico. E perché questo accada il farmacista si deve riappropriare del suo ruolo”. E proprio a questa necessità ha cercato di rispondere l’iniziativa di Federfarma.Co (da non confondere con la Federazione dei titolari di farmacie…) che ha lanciato sul mercato i generici a marchio farmacia. Del resto, secondo un’indagine di Astra Ricerche, gli italiani si fidano del farmacista. Per il 78% degli intervistati dà un senso di garanzia e di sicurezza, mentre per il 51% gli altri canali di distribuzione troppe volte offrono prodotti che vantano proprietà curative senza reali garanzie di qualità e sicurezza. In più, per un cittadino su due la farmacia è troppo cara, anche se molti preferiscono pagare di più per prodotti, anche non farmaci, che vengano garantiti dal farmacista. Ma in che cosa consiste l’iniziativa di Federfarma.Co, realtà che raggruppa 42 cooperative dei farmacisti italiani?
Generici a marchio farmacia
La federazione conta 67 depositi in 19 regioni ed è attiva nella distribuzione e nei servizi alle farmacie. Più precisamente copre oltre un terzo della distribuzione farmaceutica italiana e rappresenta 12400 professionisti, arrivando a 7 farmacie su 10. Il principio dell’iniziativa è piuttosto semplice e in qualche modo auspica che i farmacisti ritornino speziali, producendo essi stessi medicinali equivalenti basati su molecole di uso comune, quindi conosciute e sicure. L’obiettivo è duplice: qualità, con il farmacista che segue tutta la filiera produttiva, e risparmio, si calcola fino al 30-35% in media per ogni cittadino. La prima iniziativa in questa direzione è stata l’operazione Neolatte del febbraio 2005, con la quale è stato reso disponibile latte in polvere per neonati a prezzo europeo. Come ha spiegato in una conferenza stampa milanese il direttore di Federfarma.Co, Massimo Massa, ora esiste una nuova linea di otto prodotti: piroxicam, acido acetilsalicilico, prometazina, paracetamolo, ambroxol cloridrato, destrometorfano bromidrato, magnesio potassio e un detergente intimo. Questi prodotti arrivano direttamente in farmacia attraverso canali propri, by-passando un lungo iter di passaggi e conseguenti ricarichi. I farmaci sono in vendita a prezzi inferiori in tutte le farmacie italiane e sono già in distribuzione. Secondo i rappresentanti della Federazione i prodotti arrivano alle farmacie interessate in tempi che non superano le 2-4 ore. Per di più i medicinali vengono riforniti anche a tutti gli altri distributori e da lì alle farmacie che vi fanno riferimento. Per cui è sufficiente che il farmacista chieda al distributore abituale, per avere i farmaci richiesti in non più di 4 giorni. Le aziende devono allora correre ai ripari? Assolutamente no, secondo Massa. “Il nostro obiettivo”, ha precisato il direttore di Federfarma.CO, “ non è quello di fare concorrenza alle big pharma. I principi attivi dei prodotti Federfarma.Co sono molecole vecchie e proprio per questo molto usate e quindi prive di effetti collaterali a sorpresa” L’intenzione per il futuro, poi, è di allargare ulteriormente la gamma d’offerta sempre con composti simili.
Articoli Correlati
Salute e medicina online: eccellenti dati per Edra
Anche il mese di giugno ha registrato delle crescite significative dell'utilizzo dei canali online di Edra da parte di medici farmacisti...
Salute e medicina online, record a maggio
Il mese di maggio registra crescite significative dell'utilizzo dei canali online da parte di medici farmacisti odontoiatri e pazienti. Il...
DoctorNews e Farmacista33: cresce il servizio della comunità
L'importante successo ottenuto dalle newsletter settimanali di annunci di DoctorNews e Farmacista33 ha convinto Edra di integrarle...
30 anni di lotta all’Aids, rivoluzione senza pari
«Quello che è successo negli ultimi 30 anni nella diagnosi controllo e terapia dell'Aids non ha esempi analoghi della storia della medicina. Un...