Il termine blog deriva dalla contrazione di weblog, che, a sua volta, nasce dall’unione di web (rete) e log (registro) e rappresenta una sorta di giornale online. In pratica si tratta di un sito web nel quale vengono “postati” quotidianamente commenti e opinioni riguardanti un certo argomento.
Negli ultimi anni il fenomeno è letteralmente dilagato, tant’è che si stima la presenza in rete di circa 34 milioni di blog. Finora, tuttavia, sono poche le industrie farmaceutiche che si sono avvicinate a questo tipo di comunicazione, anche se i vantaggi per il settore non sono da ignorare, come riporta un articolo apparso su Pharma Marketing News.

Numerose potenzialità
I blog rappresentano un efficace mezzo tramite il quale si possono intavolare discussioni riguardanti temi farmaceutici e ciò può offrire alle aziende una ampia visione dell’opinione pubblica. Navigare all’interno della cosiddetta blogosfera può essere, infatti, un modo per “toccare con mano” i giudizi dei consumatori; è sufficiente utilizzare un motore di ricerca specifico per i blog (http://blogsearch.google.com oppure www.technorati.com, immettere il nome della compagnia, del prodotto, o del Chief Executive Officer e vedere cosa appare per farsi un’idea di ciò che pensa la gente. Inoltre, sarebbe utile iscriversi al servizio “RSS feed” che permette di ricevere regolarmente gli aggiornamenti sugli argomenti che interessano.
Un altro modo per impiegare le potenzialità dei blog da parte delle case farmaceutiche, è quello di utilizzarlo per comunicare con gli operatori sanitari all’interno di blog “chiusi” , cioè riservati solo a coloro che possiedono una log-in e una password. In questo modo sarebbe possibile avviare discussioni in gruppi specifici, avvalendosi di key opinion leader per la presentazione di case study e incoraggiando domande e commenti da parte degli “addetti ai lavori”. Inoltre il blog può essere utilizzato per riassumere le presentazioni di congressi, pubblicare bibliografie, informazioni sui prodotti e sondaggi.

Anche per il marketing
Anche il marketing farmaceutico può avvalersi delle potenzialità di un blog, ad esempio dedicandolo ad un singolo prodotto. In questo caso è necessario che il linguaggio non sia troppo istituzionale, in modo che i post lasciati non sembrino dei veri e propri comunicati stampa. Inoltre, il blog rappresenta il luogo ideale per raccogliere le testimonianze dei pazienti, i commenti di testimonial famosi e per diffondere programmi di informazione sulle patologie non legati al brand. Lo scenario è piuttosto invogliante ma, a patto di vivere sull’altra sponda dell’Oceano. In Europa la regolamentazione della comunicazione sul farmaco è molto più stringenete, anche se l’uso di piattaforme come MediKey potrebbe risoplvere molti degli osttacoli per quanto riguarda il rapporto con medici e farmacisti.
Del resto, non è tutto semplice nemmeno negli Stati Uniti. Per poter entrare nel mondo dei blog le case farmaceutiche, anche lì, devono però mettersi nell’ordine di idee di cambiare il proprio modo di comunicare ed essere consapevoli di dover affrontare alcuni ostacoli legali e regolatori. Infatti, anche in paesi liberali come gli Stati Uniti, la possibilità dei lettori dei blog, di postare dei commenti da parte di chiunque risulta potenzialmente pericoloso, la funzione erga omnes deve quindi essere disattivata o, in alternativa, si può prevedere un filtro prima della pubblicazione.

Fonte
Pharma Marketing News

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