Apple iPad

In questi ultimi mesi, sempre più progetti "di eccellenza" in Italia stanno dimostrando possibilità di impiego di tecnologie mobile nella pratica medica. Ad esempio, il progetto della cartella clinica aggiornata via iPad ormai si diffonde rapidamente. Varie strutture hanno già avviato la sperimentazione: dal Policlinico Agostino Gemelli di Roma al San Gerardo di Monza e al Niguarda di Milano, mentre altri progetti sono in fase di studio. Con diverse soluzioni, tutte queste strutture stanno facendo in modo che i medici possano consultare in pochi click i dati raccolti in merito al paziente, agli esami effettuati e alla terapia adottata, effettuando direttamente dal proprio terminale le prescrizioni che saranno recepite istantaneamente sui computer del reparto.

Ma queste soluzioni non sono limitate alla pratica ospedaliera, come dimostra la nuova applicazione presentata recentemente dalla Fimmg, grazie alla quale i medici di famiglia potranno utilizzare uno smartphone per compilare e spedire elettronicamente i certificati di malattia all'Inps. Un'applicazione semplice e di facile apprendimento permetterà di ridurre i tempi di espletamento delle procedure formali, a tutto vantaggio della cura del paziente.
Dati ancora più incoraggianti arrivano dagli Stati Uniti, leader in queste dinamiche innovative e già dispongono di dati e studi strutturati sull'argomento.
Quasi 3 medici su 4 dichiarano di fare uso effettivo di soluzioni mobile nella consultazione di documentazioni e informazioni sui farmaci e sui trattamenti. Inoltre, la maggioranza dei medici dichiara di utilizzarli per apprendere informazioni in merito a nuovi trattamenti e ricerche cliniche, e molti li impiegano come supporto nella fase di diagnosi e scelta del trattamento.
Dunque, nella percezione dei medici intervistati, il fattore che li spinge all'impiego di queste tecnologie è la facilità di consultazione di contenuto di qualità, immediatamente disponibile durante la relazione col paziente (durante la visita in studio o il giro in reparto).

Siamo di fronte a una "tecnologia abilitante" che facilita l'accesso alle informazioni di qualità. Possiamo prevedere quindi che anche in Italia, nel prossimo futuro, saranno queste le "killer application" che si diffonderanno maggiormente: le applicazioni e i database sulle informazioni dei farmaci, sulle interazioni tra farmaci, sulle ricerche cliniche, sulle best practices e sui protocolli di trattamento.
La possibilità di portare con sé, su un Ipad o su uno smartphone, comodamente come su un quaderno di appunti, tutte queste informazioni, sarà la vera innovazione vincente del prossimo futuro nell'impiego di queste tecnologie.

Fonti
www.ansa.it
www.quantiamd.com

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