Scatteranno subito dopo Pasqua i primi controlli del Comitato di Garanzia per l'indipendenza della formazione continua sull'attività dei provider Ecm accreditati dalla Commissione nazionale per la formazione continua (Cnfc).
«Ogni anno siamo chiamati a un controllo a campione, sulla base di un'estrazione, di almeno il 25% di attività formativa dei provider su territorio nazionale» dice Paolo Messina, coordinatore del Comitato di Garanzia e membro della Commissione nazionale Ecm. «I controlli potranno essere effettuati presso la sede legale del provider e presso le sedi di svolgimento degli eventi. A oggi i provider accreditati dalla Cnfc sono 380 ed è bene precisare che solo costoro sono autorizzati a organizzare eventi Ecm. Ricordiamo che l'elenco è pubblico ed è facilmente consultabile sul sito dell'Agenas».

Tra le questioni che hanno suscitato maggiore dibattito in questi mesi, il reclutamento diretto dei discenti da parte di aziende sponsor e quale tipo di attività promozionale può essere fatta durante gli eventi. «Come già chiarito nella determina della Cnfc del 18 gennaio scorso, le aziende possono reclutare direttamente i discenti per attività formative, anche per eventi multisponsor. Tale modalità contribuirà per 1/3 all'accumulo di crediti formativi acquisiti dal triennio 2011-2013. Il resto per il discente potrà avvenire o attraverso attività da lui direttamente finanziate o reclutamento di soggetti terzi quali, per esempio, Asl od ospedali».

Come specificato nella delibera, saranno l'Ordine, il Collegio o l'Associazione nei cui albi è iscritto il professionista sanitario a certificare i crediti formativi attestati dai provider con invito a carico di uno o più sponsor.
«Si ribadisce, infine,  - conclude Messina - che per eventi formativi residenziali, è consentita l'attività promozionale degli sponsor fuori dalle aule, mentre nei corsi è fatto divieto citare nomi commerciali di prodotti se non, nel caso di farmaci, di principi attivi».