Maurizio de Cicco

Roche rappresenta un punto di riferimento nell'ambito della salute e del farmaceutico da oltre un secolo; nelle parole di Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato di Roche SpA, scopriamo le caratteristiche che rendono ancora oggi forte questa leadership nell'evoluzione culturale e scientifica della cura.


A quali domande, che pone la vita, Roche cerca di rispondere?
Alla crescente richiesta di salute, di qualità di vita e di durata della vita, da parte di clinici e soprattutto di quei milioni di pazienti che in tutto il mondo sono colpiti da gravi patologie come il tumore, l'artrite reumatoide, l'Alzheimer e altre ancora. Nei momenti di maggiore difficoltà, come quando si combatte contro queste malattie, sono infinite le domande che possono sorgere.
A queste persone noi rispondiamo quotidianamente con un impegno concreto nell'innovazione e un approccio sinergico tra diagnostica e farmaceutica, per portare soluzioni mirate: oggi infatti sappiamo che per ottenere la massima efficacia da un trattamento è indispensabile tener conto delle differenze genetiche tra i pazienti. Nascono così strategie terapeutiche 'a misura di paziente', in grado di trattare le malattie in modo più efficace e sicuro. È così che si crea valore per la qualità e la durata della vita delle persone.
Il futuro infatti sarà basato sulla scelta della combinazione farmacologica più appropriata per i pazienti, in funzione del profilo genetico del tumore. La realizzazione di questo tipo di "terapie oncologiche personalizzate" attraverso l'integrazione razionale di diagnostici e terapeutici rappresenta un obiettivo fondamentale per Roche. Utilizzando questo paradigma di "adattamento del trattamento al paziente", la nostra attenzione sarà incentrata sull'utilizzo degli strumenti innovativi di genomica che ci consentiranno di individuare e convalidare i target fondamentali per la scoperta di farmaci oncologici e lo sviluppo della diagnostica.


Qual è il carattere distintivo di Roche nell'attuale scenario di mercato?
L'Eccellenza nella Scienza è il carattere distintivo dell'impegno di Roche nella ricerca di farmaci e strumenti diagnostici innovativi che portino reali benefici ai pazienti. In un momento complesso per il settore farmaceutico in generale, a causa soprattutto della crescente pressione economica sui sistemi sanitari che porta sempre più ad allocare le risorse dove esiste un maggiore beneficio per i pazienti, l'Eccellenza nella Scienza è anche la chiave per continuare a ottenere successi nel lungo termine, grazie al focus sull'innovazione che ci consente di focalizzarci su soluzioni terapeutiche veramente differenziate.
È il percorso della medicina personalizzata, alla base del quale c'è la sempre maggiore sinergia tra Pharma e Diagnostics, la capacità di integrare risorse, conoscenze, metodi e tecnologie all'avanguardia come punto di partenza per creare farmaci più efficaci e meglio tollerati, garantendo sostenibilità ai Sistemi sanitari. Ne è un esempio lo sviluppo di un programma dedicato ai biomarcatori, un elemento centrale durante tutto il ciclo di vita di un farmaco, dall'identificazione del bersaglio molecolare fino alla messa a disposizione della molecola per un numero ampio di pazienti.
Da sempre il risultato del nostro lavoro ha un impatto diretto sulle vite delle persone e negli anni, attraverso un network di partnership strategiche e importanti investimenti in Ricerca e Sviluppo, siamo stati in grado di cambiare il corso di molte patologie, trovando le giuste risposte.


Il mercato farmaceutico negli ultimi anni si è profondamente rimodellato, imponendo agli attori un percorso evolutivo: quali sono oggi le parole chiave per il farmaceutico?
Negli ultimi anni abbiamo assistito a una rivoluzione a livello mondiale sotto vari punti di vista.
Dalla crescente attenzione (e pressione) sui costi della spesa sanitaria alla forte competizione e complessità del mercato, caratterizzato da una crescente eterogeneità e molteplicità di attori, di interlocutori e di livelli decisionali.
In un contesto che cambia anche le aziende devono cambiare, rinnovandosi: la questione che oggi dobbiamo affrontare tutti insieme è come rendere compatibile la spesa per la sanità con le possibilità di un Paese che in questo momento, come accade in tutto il resto del mondo, ha ridotto la propria capacità.
A fronte di un'esigenza innegabile di liberare risorse, è possibile però identificare dei margini importanti di ottimizzazione. E' ormai noto che il costo totale del tumore per la società include costi indiretti (che rappresentano più di due terzi del costo totale), come produttività persa a causa dell'assenza dal lavoro a breve termine, e costi diretti, che includono le risorse utilizzate per la prevenzione e il trattamento.
I farmaci oncologici continuano a rappresentare solo una minima parte dei costi totali per le cure oncologiche (cioè il 13% dei costi sanitari totali per l'oncologia e il 5% dei costi totali per l'acquisto di farmaci). La maggior parte dei costi sanitari per la cura del tumore è dovuta alle spese per gli interventi chirurgici, i servizi ospedalieri e le cure continue dei pazienti in ospedale e a domicilio.
Nella direzione dell'appropriatezza e dell'efficienza si inserisce proprio l'innovazione, la chiave di volta per risolvere uno dei maggiori 'dilemmi' dell'assistenza sanitaria, cioè quello di migliorare la qualità e l'accesso ai medicinali, controllandone allo stesso tempo il costo. Una vera medicina personalizzata comporterebbe, infatti, anche la riduzione dei costi relativi ai malati che non rispondono alle terapie somministrate.


Come si pone oggi Roche Italia nei confronti del Sistema Paese?
In Italia Roche, oltre a fare ricerca (solo in oncologia abbiamo 130 studi clinici attivi e oltre 7.800 pazienti coinvolti), vuole dare un contributo concreto che non si limita ai farmaci innovativi, ma si amplia attraverso la ricerca di soluzioni innovative e accordi con le istituzioni per rendere disponibili terapie in grado di migliorare e allungare la vita dei pazienti.
E' il caso dell'accordo innovativo che abbiamo stipulato con AIFA nel 2008 per bevacizumab, e che prevede una ripartizione del rimborso ai Centri Utilizzatori tra Roche e il SSN. Questo accordo è un esempio di come Roche si impegni per contribuire alla sostenibilità da parte dei Sistemi Sanitari Nazionali delle nuove terapie, lavorando continuamente con i decisori pubblici per fornire soluzioni personalizzate che possano adattarsi al meglio alle situazioni locali di ciascun Paese. Il nostro obiettivo è lavorare insieme a tutti gli stakeholder per far sì che tutti i pazienti che ne possono beneficiare accedano ai trattamenti innovativi.


Qual è il ruolo attuale e futuro della medicina personalizzata?
Roche sta cambiando il modo in cui viene trattato il tumore. Le nostre terapie oncologiche rappresentano progressi terapeutici importanti che aiutano i pazienti affetti da tumore a vivere più a lungo e a mantenere la loro qualità di vita. In alcuni casi, i nostri farmaci consentono perfino la guarigione dal tumore.
Solo dieci anni fa a fronte di una diagnosi di carcinoma mammario alla paziente restavano 8-10 mesi di vita, piuttosto che 6-7 mesi per un carcinoma polmonare o 10-12 per il tumore al colon.
Oggi i traguardi per questo tipo di pazienti sono ben altri: le prospettive di vita sono cambiate e questo grazie alla ricerca e all'avvento delle terapie innovative.
Per cinque decenni, Roche ha perseguito la sua visione per creare e offrire farmaci all'avanguardia che curano il tumore, impegnando intensivamente le sue risorse umane e finanziarie. La focalizzazione dell'azienda su questo obiettivo fino ad oggi ha dato al mondo 5 farmaci d'avanguardia, capecitabina, rituximab, erlotinib, trastuzumab e bevacizumab, che stanno cambiando la vita dei pazienti.
Ma si può fare ancora di più: oggi ci si sta chiaramente allontanando dalla teoria che un farmaco vada bene per tutti e, dunque, la medicina personalizzata è sempre più la risposta da cercare attraverso la sinergia diagnostica e farmaceutica. Anche se la realizzazione di un simile potenziale richiederà tempo, Roche guida attivamente questa tendenza e ha già immesso sul mercato prodotti personalizzati, grazie a un programma di R&D in oncologia tra i più completi e avanzati del settore: un quarto di tutti i progetti è focalizzato sull'individuazione di nuovi modi di combattere il cancro, con un investimento ogni anno di oltre un miliardo di euro.
Nella nostra pipeline oncologica ci sono 36 nuovi farmaci sperimentali in fase di sviluppo clinico, e per 5 di questi è prevista la presentazione della domanda di autorizzazione entro il 2013: dall'anticorpo-farmaco coniugato T-DM1, ai nuovi anticorpi terapeutici pertuzumab e GA101, alle molecole innovative RG7204 (inibitore di BRAF modificato) e GDC-0449 (inibitore del segnale di Hedgehog), mirate contro diverse mutazioni nell'ambito dei segnali che incidono sulla proliferazione tumorale.
Queste molecole sono il risultato della nostra filosofia di ricerca volta a identificare le cause primarie della malattia e a utilizzare le conoscenze scientifiche per offrire opzioni terapeutiche efficaci alle persone affette da tumore.

Il paziente oncologico riesce oggi sempre ad accedere alle cure più appropriate?
Ogni anno, nel mondo, oltre 12 milioni di persone ricevono una diagnosi di tumore e quasi 8 milioni muoiono per questa malattia (20 mila morti al giorno). A fronte della crescita costante del numero di malati oncologici, i governi cercano di dare la giusta priorità all'assistenza in questo campo e a facilitare l'accesso ai farmaci nell'ambito della spesa sanitaria.
In questo scenario Roche è impegnata a collaborare con le istituzioni per fornire il supporto e le informazioni necessarie per identificare soluzioni che favoriscano l'accesso ai farmaci oncologici innovativi (come nel caso dell'accordo concluso con AIFA per bevacizumab), cercando contemporaneamente di migliorare l'assistenza ai pazienti.


Come si relaziona la farmaceutica con la consapevolezza crescente del paziente sulla tematiche di salute?

A fronte di una richiesta di informazioni sulla salute in continuo aumento si pone un paziente sempre più desideroso di assumersi una maggiore responsabilità verso la propria salute. Tutto questo in un complicato scenario in cui l'accesso alle cure e in generale il mondo della salute disorientano il paziente. Da qui l'esigenza di conoscere le patologie, come prevenirle e, soprattutto le possibili soluzioni terapeutiche.
Roche oggi è partner di medici, istituzioni e associazioni pazienti anche nelle attività di educazione sanitaria, per promuovere un approccio comune nella lotta alle patologie oncologiche sostenendo anche iniziative e progetti nel campo dell'informazione e della sensibilizzazione. Lavoriamo per raggiungere l'eccellenza scientifica, salvando vite umane, e per rendere sostenibile il sistema salute, convinti che essere un'azienda socialmente responsabile sia fondamentale soprattutto quando si opera in un settore come quello della sanità. 

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