Le aziende farmaceutiche hanno mostrato fin dall’inizio interesse nell’Ecm, ma questo interesse si è intensificato da quando l’industria farmaceutica USA ha adottato volontariamente un codice di condotta sulle vendite nel luglio 2002 che enfatizza la formazione rispetto ad altre strategie di contatto con i medici. Tale codice è stato recepito anche a livello internazionale e in Italia Farmindustria nel corso del 2003 ha emanato una direttiva alle aziende associate che vieta di sponsorizzare o partecipare ad eventi che non siano accreditati al programma nazionale ECM. Il codice stabilisce le linee guida su come gli informatri medico-scientifici, ed altri soggetti coinvolti nella promozione di farmaci, dovrebbero interagire con i professionisti della salute. Ad esempio le aziende farmaceutiche possono pagare la sponsorizzazione della conferenza per ridurre il costo del seminario per ogni partecipante e non soltanto per persone selezionate o gruppi. Sebbene il codice sia volontario, un certo numero di aziende ha pubblicamente proclamato che si atterrà ad esso.
La sponsorizzazione di siti di Ecm online è negli USA una attività strategica per molte aziende farmaceutiche, ad esempio:
- Aventis, Pfizer e UCB Pharma sponsorizzano i servizi Ecm dell’American Academy of Allergies, Asthma and Immunology;
- Merck US Human Health supporta Lipids Online (www.lipidsonline.org) con una libera donazione sulla formazione;
- Novartis provvede al supporto finanziario per BreastCancer.Ed, una classe ECM virtuale;
- Celegene, Millennium, Novartis e Ortho-Biotech prevedono libere donazioni sulla formazione per www.cancereducation.com, un programma ECM online per ematologia ed oncologia professionale.
Quale spazio per le aziende nella formazione a distanza?
L’obiettivo per le aziende farmaceutiche è quello di incrementare le occasioni di contatto con i medici e di aumentare il livello di conoscenza di determinate patologie e trattamenti. Tuttavia le aziende sono irrealistiche se pensano di competere con i siti non aziendali in termini di credibilità ed indipendenza dei contenuti della formazione. La possibilità di guadagnare l’interesse dei medici passerà attraverso la fornitura di un servizio che aumenta l’efficienza e l’accessibilità all’Ecm online per i medici, ma non solo.
Attualmente, il vantaggio primario offerto da internet sulle altre forme di Ecm è nella convenienza. Le aziende farmaceutiche possono quindi giocare un ruolo nel fornire tale flessibilità ad esempio con la sponsorizzazione di portali che ospitano corsi Fad o sovvenzionando la costruzione di siti che permettano ai medici di ricercare attraverso la moltitudine di corsi che verrà offerta aiutandoli a scegliere specifiche sezioni di interesse.
Con la rapida evoluzione dell’ Ecm online, le aziende farmaceutiche potrebbero scegliere di posizionarsi come fornitori di informazione e non come fornitori di Ecm. Molte aziende già forniscono, attraverso il sito web aziendale, collegamenti tra siti di specifiche patologie e siti sulla formazione correlati. Le aziende farmaceutiche potrebbero, perciò, organizzare nuovi servizi, ad esempio, periodicamente potrebbe esser mandato ai medici un aggiornamento sui corsi disponibili corrispondenti ai loro interessi e preferenze. Il servizio di news potrebbe fornire aggiornamenti sulle procedure di accreditamento, sui requisiti e sui costi.
La possibilità di conflitto tra organizzatori di eventi residenziali ed i provider della formazione a distanza presenta un’opportunità per le aziende farmaceutiche per giocare un ruolo diverso nell’ambiente Ecm. Sponsorizzando una conferenza residenziale una azienda farmaceutica può richiedere un ruolo di controllo sull’uso dei contenuti della conferenza sui siti di formazione a distanza. Dato che la sponsorizzazione di conferenze da parte delle aziende farmaceutiche ha raramente costituito una causa di dubbio sulla qualità dell’informazione delle stesse da parte dei medici, questo potrebbe permettere ad un brand aziendale di essere associato con la formazione a distanza senza lo scetticismo degli utilizzatori.
La situazione Italiana
In Italia siamo agli albori di questo nuovo mercato e con diversi provider pubblici e privati hanno affrontato un semestre di sperimentazione fortemente voluto dal ministero della Salute. I dati più recenti che possono dare una indicazione su quello che sarà il mercato in Italia si basano tre due indagini di mercato realizzate dal quotidiano Doctornews sui medici della comunità Medikey. Le indagini che presentiamo di seguito miravano a comprendere la volontà dei medici di utilizzare il web per frequentare corsi di formazione prima e dopo la sperimentazione Fad e la loro capacità di spesa.
Indagine 1: i medici italiani e la Fad prima della sperimentazione
In attesa dell'avvio della sperimentazione, oltre il 74% dei 3200 medici intervistati sceglie la formazione a distanza come ''metodo d'elezione'' per guadagnare i crediti necessari all'esercizio della professione. Il 74,8% dei camici bianchi afferma, infatti, che quando sarà operativa, la formazione a distanza sarà la modalita' prescelta per ottenere i crediti Ecm, sostituendo convegni e corsi residenziali. Tra questi, il 30% frequenterà prevalentemente corsi a distanza e il 44,8% dichiara che almeno la metà dei crediti li acquisirà con questa modalita'. Indifferente alla novità è il 4,5% dei medici che manifesta l'intenzione di continuare a fare solo formazione residenziale.
Indagine 2: i medici italiani e la Fad dopo la sperimentazione
Terminata la fase sperimentale della formazione a distanza in Italia, il 66,4% dei medici ha dichiarato di aver frequentato almeno un corso di aggiornamento a distanza, dall'inizio della sperimentazione. Di questo 66,6%, il 57,7% e' soddisfatto di questo nuovo modo di fare formazione e continuera' a seguire i corsi a distanza. Deluso, invece, l'8,7%. All'indagine hanno partecipato circa 4.500 medici. Non e' interessato alla formazione a distanza il 2,9% dei camici bianchi, mentre il 30,6% si dichiara interessato a provarla nei prossimi mesi, anche se fino ad ora ha partecipato solo a corsi residenziali. I medici di famiglia sono quelli che hanno maggiormente preso parte alla Fad rispetto agli ospedalieri. La classifica delle regioni vede in testa i medici del centro Italia, i piu' 'multimediali', seguiti da quelli del Nord-est.
Indagine 3: costo dell’Ecm per medico in Italia nel 2003.
Nel 2003, ben il 67,7% dei medici, intervistati dal quotidiano online 'Doctor News', ha speso di tasca propria fino a 1000 euro per aggiornarsi. Il 38,2% ha speso una cifra variabile tra i 500 e i 1.000 euro per acquisire i crediti nel 2003, il 29,5% meno di 500 Euro. Solo il 29,7% dei circa 3000 medici che hanno partecipato all’indagine, dichiara invece di aver partecipato a corsi gratuiti sponsorizzati interamente dalle aziende farmaceutiche o da istituzioni, mentre il 2,6% ha dichiarato di aver 'snobbato' il programma di aggiornamento obbligatorio.
Articoli Correlati
Strategie di Marketing e Regolamentazione per il Settore Farmaceutico
RAZIONALE Il corso esplora le peculiarità e le sfide uniche nel promuovere prodotti farmaceutici nel contesto attuale. Promuovere prodotti...
Linee guida per la Pubblicità sanitaria dei medicinali OTC e SOP tramite Internet e Social
Milano 21 novembre 2023 RAZIONALE In data 20 luglio 2023 il Ministero della Salute ha rilasciato le nuove Linee guida sulla pubblicità sanitaria...
Le Fonti Awards 2016: premiato il progetto Edra per Takeda Italia Digital Bootcamp
Il 15 novembre si è svolta a Milano a Palazzo Mezzanotte la VII edizione del premio Le Fonti Awards 2016 che ha visto il Progetto Digital Bootcamp...
L’industria delle medicine: uno sguardo al passato per pensare al futuro
L'industria delle medicine - Una rapida storia di Giuliano Zirulia consigliere AIFI il volume Edra pubblicato a giugno che ripercorre la storia...