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Nel 1975 il mercato farmaceutico mondiale valeva circa 30 miliardi di dollari, gli antibiotici erano leader di mercato con un fatturato superiore a 5 miliardi di dollari mentre il mercato dei farmaci ad uso cardiovascolare valeva circa 4 miliardi di dollari. Tra i vari mercati nazionali quello statunitense era leader con un fatturato complessivo di più di 6 miliardi di dollari seguito da Giappone (3,3 miliardi), Germania (3 miliardi) e Francia (2.5 miliardi). In quel periodo si stimava che le maggiori prospettive di crescita l’avrebbero avute il mercato farmaceutico giapponese, latino americano e dei paesi dell’est.

Ieri oggi e domani
Continuando a guardarci indietro di quasi trent’anni le aziende leader erano Roche, Merck, Sandoz, Lilly e Wyeth. La Glaxo non appariva tra le prime 10 aziende del ranking mondiale principalmente a causa della sua assenza dal mercato statunitense. Dopo circa 30 anni il mercato farmaceutico mondiale è cresciuto più di 15 volte arrivando a superare i 450 miliardi di dollari nel 2003. Il mercato dei farmaci cardiovascolari da solo vale 30 miliardi di dollari così quanto l’intero mercato nel 1975 e quasi due volte quello degli antibiotici. Nuove categorie terapeutiche, che da sole valgono il mercato del 1975 e che all’epoca non esistevano, guidano la crescita del mercato: chinoloni, ACE inibitori, bloccanti dei canali del calcio e inibitori della HMG-CoA riduttasi. Il mercato statunitense ad oggi continua ad essere il maggiore, alimentato dalla duplice crescita degli anni ottanta e dall'aumento dei prezzi, ed è seguito da quello giapponese, tedesco, francese ed italiano. Attualmente i mercati ritenuti più interessanti in base alle prospettive di crescita sono quelli di Korea, Indonesia, India, Thailandia e Cina. I mercati latino americani hanno deluso le aspettative perdendo di importanza. L’azienda leader nel 2003 è la Pfizer (grazie ala acquisizione di Pharmacia) seguita da Glaxo, Merck, Johnson&Johnson, Aventis, Astra Zeneca e Novartis. Roche, Wyeth, e Lilly hanno perso posizioni nonostante le varie acquisizioni effettuate. Interessante notare che 4 aziende giapponesi figurano tra le principali 30 aziende a livello mondiale.

Guardando avanti di 20 anni è presumibile pensare che nel 2025 molte classi terapeutiche saranno scomparse in seguito all’avvento della terapia genica per molte patologie. Avremo nuovi razionali terapeutici per la prevenzione ed il trattamento dell’infarto del miocardio, dell’ictus e dell’AIDS. I principali analisti di business prevedono che i mercati principali saranno quello statunitense, giapponese, cinese seguiti da quello tedesco, italiano e francese. Difficile dire quale sarà l’azienda leader nel 2020: le continue fusioni tra le società farmaceutiche impediscono di fare una previsione realistica. I prodotti leader saranno probabilmente quelli utili al trattamento di condizioni patologiche attualmente non trattate o sotto trattate quali ictus, AIDS, infarto del miocardio, obesità ed asma. Particolarmente importanti saranno i farmaci utili al trattamento di condizioni tipiche dell’età geriatrica atti all’estensione ed al miglioramento della qualità della vita degli over 65.

Uno sguardo al futuro
Sebbene la situazione attuale non è delle migliori ci sono comunque motivi per essere ottimisti. L’espansione della biologia molecolare e lo sviluppo di sempre migliori infrastrutture elettroniche daranno al settore farmaceutico alcuni degli strumenti necessari per superare la crisi. Infatti lo sviluppo di questi settori permetterà alle aziende farmaceutiche sia di superare la crescente soglia di innovazione necessaria per profittare nei mercati dei paesi occidentali e sia di ridurre i costi in ricerca e sviluppo in maniera così significativa da poter rendere alcuni dei mercati più poveri dei paesi del terzo mondo profittabili.

Ma se il settore farmaceutico vorrà comprendere appieno il potenziale dei progressi scientifici e tecnologici avrà bisogno di cambiare la sua prospettiva. Piuttosto che concentrarsi sulla ricerca che gravita intorno alla molecola, dovrà indirizzare i suoi sforzi nella definizione esatta delle più importanti patologie con l’obiettivo di sviluppare trattamenti per specifici stati di malattia. Tutto ciò comporterà cambiamenti importanti nel modo in cui le aziende realizzano ed introducono sul mercato nuove medicine e nel modo in cui esse si relazionano con i governi, le società assicurative, i medici ed i pazienti per esser certi di produrre i farmaci di cui realmente hanno bisogno.

Ma quali sono i farmaci che domineranno il mercato nei prossimi anni?
Scoprilo leggendo gli approfondimenti che seguono

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