Roma, 20 Dicembre
Una proposta di legge per incentivare la ricerca e cambiare la rotta della politica farmaceutica italiana. Cominciando dai meccanismi per il controllo della spesa, come il tetto del 13% da portare al 14%. La Pdl, 12 articoli ''in materia di assistenza farmaceutica e sviluppo del settore'', e' stata messa a punto da deputati e senatori Ds e presentata venerdì in un convegno a Roma. Aumento del tetto di spesa farmaceutica, modifiche del meccanismo dei prezzi di rimborso dei medicinali e dello 'sconto' in caso di sforamento, budget concordati con medici e Asl per il controllo delle prescrizioni, promozione dei medicinali generici, nuove regole per i farmaci da banco, incentivi fiscali per le aziende che investono in ricerca, sviluppo e innovazione, creazione di distretti biomedici e farmaceutici, istituzione di un Fondo per la ricerca di base e applicata. Questi i punti principali del provvedimento, che si propone di razionalizzare la spesa e qualificare l'assistenza farmaceutica. ''L'esecutivo ha emanato 8 provvedimenti in tre anni - afferma Grazia Labate (Ds) - ma non e' riuscito a raggiungere un effettivo governo del settore. Il rischio e' un ulteriore incremento della spesa farmaceutica pubblica e di quella sostenuta dai cittadini, un aumento delle differenze fra Regioni, una vessazione sui cittadini, una depressione delle industrie''. Un quadro che va corretto, dunque, insieme ad aziende farmaceutiche e operatori sanitari. ''Le misure fissate dagli interventi gia' adottati e dalla Finanziaria - prosegue la Labate - potranno forse ridurre il disavanzo, ma non azzerarlo. E soprattutto non prevedono correttivi di ordine strutturale e politiche di rilancio per gli investimenti''. Investimenti da sostenere, secondo la proposta dei Ds, azionando la leva fiscale: ''credito d'imposta per progetti innovativi, no all'Irap sul costo del personale impiegato nella ricerca, riduzione dell'Iva sui farmaci'', spiega Augusto Battaglia, capogruppo Ds in Commissione Affari sociali della Camera. ''Assolutamente irrealistico, e dunque da correggere - prosegue Battaglia - il tetto di spesa farmaceutica del 13%''. La Pdl, commenta Livia Turco, responsabile Ds Welfare e sanita', ''e' il tentativo di intervenire nel settore farmaceutico fuori dalla logica dell'emergenza e con una visione d'insieme. Questo e' un settore strategico per lo sviluppo del nostro Paese''. Intanto, la Finanziaria penalizza ancora le aziende farmaceutiche. ''Paghiamo il 6,8% sui ricavi - afferma Emilio Stefanelli, vicepresidente di Farmindustria - e dal primo gennaio pagheremo anche la revisione del prontuario. La politica interviene solo sull'offerta, ma mai sulla domanda''.
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